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Tragedia della Marmolada, operazione via terra con un elicottero in volo: ''Soccorritori agganciati al verricello per evacuazione in caso di movimento del ghiacciaio''
Le attività sono previste nell'area del Gran Vernel, zona che in queste ore ha restituito i resti di due alpinisti travolti dalla valanga di domenica 3 luglio. Maurizio Dellantonio, presidente del soccorso alpino nazionale: "La tecnologia ci permette di misurare a distanza e con alta precisione i movimenti della parte alta del ghiacciaio della Marmolada"

TRENTO. E' stata pianificata per la mattina di giovedì 7 luglio un'operazione via terra sul ghiacciaio della Marmolada. Le attività sono previste verso il Gran Vernel, dove nelle scorse ore sono stati ritrovati i resti di due alpinisti.
Anche oggi sono volati i droni per le ricognizioni e le verifiche, i resti sono stati individuati in un'area già monitorata nel corso di questi giorni. La restituzione da parte della montagna è avvenuta per l'effetto dello scioglimento della superficie di diversi centimetri. A quel punto è decollato l'elicottero per un'azione mirata di recupero.
Nelle prossime ore è prevista un'operazione più articolata sul terreno: pronte a entrare in azione 14 persone e le unità cinofile. I tre radar sono stati posizionati in quota al Rifugio Marmolada dal Dipartimento protezione civile, foreste e fauna della Provincia di Trento con la supervisione del geologo Nicola Casagli. Le strumentazioni, simili a quelle utilizzate in occasione della tragedia dell'hotel Rigopiano in Abruzzo, non hanno rilevato movimenti della frana.
Le apparecchiature - un radar doppler e due radar interferometri - consentono di misurare a distanza e con un'alta precisione tutti i movimenti della parte alta del ghiacciaio e delle rocce circostanti.
"Questa tecnologia - commenta Maurizio Dellantonio, presidente del soccorso alpino nazionale - ci permette di verificare la situazione a monte sul ghiacciaio ancora pendente e di comunicare tempestivamente l'evacuazione delle squadre in caso di movimento rapido e improvviso senza segnali precursori".
Non c'è ancora un'assoluta sicurezza nell'area della valanga e le operazioni sono supportate da un elicottero "in volo con le squadre agganciate a un verricello per l'immediata evacuazione delle persone impegnate nella ricerca in caso di pericolo o di movimento del ghiacciaio sovrastante, che viene costantemente monitorato", conclude Dellantonio.