Carcassa di un orso sul monte Peller, l’Enpa alla Pat: “Rafforzare i controlli antibracconaggio”
L’Enpa dopo il ritrovamento della carcassa di un orso adulto sul monte Peller: “Se gli esami non dovessero fornire indicazioni risolutive presenteremo una denuncia per uccisione di animali in modo tale da consentire il proseguimento degli accertamenti”

TRENTO. Risale all’1 giugno il ritrovamento della carcassa di un orso maschio adulto nella zona del monte Peller in val di Non. La carcassa dell’animale, in avanzato stato di decomposizione, è stata recuperata da forestali.
“Lo stato di decomposizione molto avanzato – ha spiegato la Provincia in una nota – non permette ad oggi di formulare ipotesi attendibili sulle cause del decesso”. In ogni caso sono stati raccolti reperti per essere inviati in laboratorio e determinare l’identificazione genetica del soggetto. Alla fine di aprile invece era stata recuperata la carcassa dell’orso M62 mentre nello stesso mese un cucciolo era stato ritrovato morto a Cavizzana, in Val di Sole. Alla luce di questi ritrovamenti l’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali, chiede alla Provincia di rafforzare su tutto il territorio trentino i controlli per la prevenzione e la repressione del bracconaggio.
“Auspichiamo che, diversamente da quanto accaduto per M62, sul quale la Procura ha aperto un fascicolo d’indagine, l’esame necroscopico possa chiarire le cause del decesso del povero animale, il secondo animale morto in poche settimane. Fare chiarezza è assolutamente necessario – spiegano dall’Enpa – non vorremmo che in Trentino qualcuno, fomentato dal clima di odio e di caccia alle streghe, molto in voga presso certi ambienti istituzionali, possa essere tentato di risolvere con la violenza la questione orsi”. D’altra parte in Trentino si erano già verificati episodi di bracconaggio a danno degli orsi, alcuni esemplari negli anni passati erano stati avvelenati.
Tornando all’ultimo ritrovamento invece, l’Enpa, che sta seguendo con il proprio ufficio legale gli sviluppi della situazione, chiede alla Pat di essere costantemente informata sull’andamento degli esami condotti sul corpo dell’orso. “Se questi non dovessero fornire indicazioni risolutive, come noi speriamo, presenteremo una denuncia per uccisione di animali in modo tale da consentire il proseguimento degli accertamenti. Intanto – conclude Enpa – invitiamo nuovamente la Pat ad abbassare i toni e a porre fine alla sua campagna anti-orso, anche per evitare una escalation del bracconaggio e dell’intolleranza verso i plantigradi”.