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Covid, in Trentino Alto Adige è arrivata la variante ''Kraken'': preoccupazione per la sua capacità di diffondersi
A rilevarla ufficialmente nei giorni scorsi i laboratori dell'Azienda sanitaria di Bolzano. Il suo potenziale infettivo è dovuto al fatto che la mutazione permette infatti alla variante ''Kraken” di agganciarsi in modo più efficiente al recettore Ace2, la porta d'ingresso del virus sulle cellule umane, e di sfuggire agli anticorpi

BOLZANO. E' stata individuata ufficialmente per la prima volta in Trentino Alto Adige la variante Covid “Kraken”.
A segnalarla i laboratori dell'azienda sanitaria dell'Alto Adige. Elisabetta Pagani, primaria del Laboratorio di Microbiologia e Virologia, è convinta che vi siano molti casi non rilevati. "Il sequenziamento, cioè la determinazione della variante a cui appartiene il virus, può essere fatto solo con i test molecolare, ma la maggior parte dei test Covid vengono eseguiti tramite test antigenici".
L’Oms l’ha definita la sottovariante più trasmissibile della pandemia. Per il momento, però, non sono state rilevate differenze significative nella gravità delle infezioni tra i casi da XBB.1.5 (Variante Kraken) e altre mutazioni.
Il suo potenziale infettivo è dovuto al fatto che la mutazione permette infatti alla variante ''Kraken” di agganciarsi in modo più efficiente al recettore Ace2, la porta d'ingresso del virus sulle cellule umane, e di sfuggire agli anticorpi.
In Alto Adige, il paziente in cui è stata per la prima volta individuata la nuova variante, è stato sottoposto al test nell'ambito di un trattamento ambulatoriale di routine e sta bene.
La variante Kraken non è più pericolosa di altre rispetto allo stato di salute del paziente (età, malattie pregresse, vaccinazioni), ma è caratterizzata da un maggiore potenziale infettivo.
Pertanto, vale ancora una volta la raccomandazione del richiamo vaccinale che è in grado di aiuta a contenere anche questa variante.