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Vigili del fuoco, un "attacco hacker" lancia un falso allarme. "Intromissione illecita" che mette in subbuglio la Val di Non
Il messaggio di allerta lanciato su tutti i cerca-persona dei volontari del Distretto di Fondo. Il consigliere Civettini interroga: "E' già successo in passato ma non è cambiato nulla. Cosa si fa per proteggere il sistema radio?"

TRENTO. Non sarebbe la prima volta che succede, in passato un'anomalia simile era già stata segnalata in Trentino. E ieri è toccato ai Vigili del Fuoco del Distretto di Fondo, in Alta Val di Non: un “falso allarme” diramato sul cerca-persone di ogni volontario ha messo in subbuglio molti dei Corpi disseminati nella valle.
Non un allarme specifico: “Una teleselettiva senza messaggio – conferma Corrado Asson, ispettore distrettuale – una cosa strana che non si prende in considerazione”. Cerca di minimizzare, ma i volontari spiegano che con o senza messaggio una chiamata ha valore e mette in emergenza chiunque la riceva.
Si tratterebbe di una intromissione nel sistema radio, opera di un errore o di un vero e proprio attacco. Per burla, per fare uno scherzo: non si scomodano di certo gli hacker russi per sabotare le comunicazioni di Cavareno, Cloz e Malosco. Ma di un'intromissione si tratta, dentro un sistema radio che dovrebbe essere protetto da ogni interferenza anche per garantire la massima efficacia nella predisposizione dei soccorsi e degli interventi.
L'”hackeraggio” è avvenuto alle 15.51 di sabato, e se fosse avvenuto di notte avrebbe tirato giù dal letto molti volontari che prontamente si sarebbero portati nelle rispettive caserme. Le conseguenze sono state limitate: è bastata qualche telefonata alla centrale dei Permanenti di Trento per diramare il “contrordine”.
Il consigliere Claudio Civettini già in passato aveva chiesto all'assessore Mellarini di porre rimedio alle falle del sistema “ma da allora il sistema è rimasto vulnerabile e le dichiarazioni di assicurare al sistema di allertamento provinciale una sicurezza impenetrabile sono state solo chiacchiere”.
Per questo ha depositato una nuova interrogazione in cui chiede “se si confermi o si smentisca che il 7 gennaio alle ore 15.51 una intromissione illecita, incontrollata e clandestina, abbia attivato il sistema di allertamento dei Vigili del fuoco volontari del Trentino allertando almeno una decina di Corpi volontari di Vigili del Fuoco”.
“In caso di conferma – chiede il consigliere – quali denunce si intendano attuare e quali le indagini degli organi competenti? E quali sistemi sono stati attivati e quali le cause della ancora vulnerabilità del sistema e quali gli strumenti tecnici cui si intende ricorrere per garantire l’impossibilità di accesso a delinquenti che si divertirebbero a giocare con la professionalità dei nostri Vigili del Fuoco?”.