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Al Teatro di Villazzano si partoriscono risate, parte la stagione comica in collina tra divertimento e serietà

Va in scena per l'avvio della nuova stagione di Commedia all'Italiana (una certezza nella programmazione dello spazio collinare) lo spettacolo "Amore sono un po' incinta". Il tema serio della natalità, delle paure e delle gioie trattato con leggerezza dalla scrittura di Marco Cavallaro che sarà in scena con Sara Valerio, Antonio Conte e Guido Goitre. Vernerdì 4 alle 20.45

Di Carmine Ragozzino - 02 novembre 2022 - 17:03

TRENTO. Nel Sessantotto (quanto servirebbe un ‘68 in questo 2022 con tanta destra e con la sinistra senza destrezza) scrivevano sui muri “Una risata vi seppellirà”. Quelli del Teatro di Villazzano appaiono meno truci ma non meno ambiziosi. Uno dei loro motti potrebbe essere, infatti, “Una risata vi resusciterà”. Un atto di prosa per nulla prosaico. Un’occasione per evadere dal peggio dei pensieri quotidiani senza tuttavia buttarla in eccessiva leggerezza coccolando la scemenza della battuta fine a sé stessa.

 

La stagione comica a Villazzano è una certezza costruita attraverso un numero ormai consistente di mini cartelloni nell’ampio cartellone multi-gusto che ha caratterizzato fin dall’inizio della gestione di TeatroE lo spazio di spettacolo collinare.

 

E' una stagione che ha sempre dimostrato come divertimento e serietà degli argomenti possono evitare la rotta di collisione. Come? Affidandosi a bravi professionisti, abili nella stesura  dei testi e spesso sorprendentemente padroni del palco con la semplicità e la forza di chi sta in scena centinaia di sere l’anno senza compensi da Nababbo e senza tirarsela se non quanto basta (come nelle ricette).

 

Sarà probabilmente così anche quest’anno, il sesto nella gestione dellaCorradini band (team, squadra, famiglia: fate voi) che darà variegata vitalità allo spazio di Villazzano per altri cinque anni. Spazio particolare quel teatro. Più che spazio di spettacolo bisognerebbe chiamarlo “spazio con uso di spettacolo” per via del fatto che anno dopo anno il luogo ha saputo trasformarsi in riferimento quasi affettivo per gli indigeni collinari e per il resto della città.

Il discorso sarebbe lungo. La spiegazione probabilmente contorta ma un accenno è d’obbligo: a Villazzano si respira la passione di chi propone prosa, musica, ricerca e svago con la convinzione di fare la propria parte per migliorare il singolo e il collettivo facilitando l’incontro e dunque il confronto. In questa direzione la proposta della commedia all’italiana (quanta storia, quanta nostalgia) è uno strumento irrinunciabile per Mirko Corradini (direttore artistico). “Ridere e insieme pensare”? A Villazzano si può e si deve grazie alla collaborazione consolidata con Bilancia Produzioni, (un Marafante a Roma e uno a Trento) che lavora con gli attori di oggi per rinverdire la tradizione che fu dei Sordi, dei Manfredi, dei Panelli, dei Fabrizi e di tanti altri inarrivabili.

 

 

 

Nella tradizione di una risata che non punta solo a far ridere va lo spettacolo in scena venerdì  a Villazzano. Trattasi di “Amore sono un po’ incinta”, lavoro scritto da quel Marco Cavallaro che a Villazzano è già stato (applaudito) e che sarà protagonista assieme a Sara Valerio, Antonio Conte (non l’allenatore che è comico sì, ma involontario) e Guido Goitre.

 

 

Furbescamente (evitare fatica, un must) rubiamo un po’ di recensione a Carlo Tomeo. Tanto per far capire. “Il calo di natalità è un problema che preoccupa la società odierna e però mettere al mondo un figlio oggi può incutere paura a causa dei diversi problemi, non solo di natura economica, nelle persone che si sentono sempre più inadeguate ad affrontare la responsabilità di diventare genitori. Marco Cavallaro nella sua commedia “Amore, sono un pò incinta”, lungi dal sottovalutarne la gravità, affronta il problema con un testo intelligente ed elegante, e nello stesso tempo molto divertente, dimostrando che certe paure si possono superare e, una volta dissolte, verranno sostituite con una presa di coscienza del lato positivo del sé e che era nascosto nel profondo dell’inconscio. Marco Cavallaro e Sara Valerio sono entrambi bravissimi e credibili nell’interpretare i personaggi dei due protagonisti nelle varie sfaccettature in cui vengono rappresentati nel corso della commedia. Eccellenti le prestazioni dei due comprimari Antonio Conte e Guido Goitre che, oltre a interpretare, in modo altamente farsesco, rispettivamente i personaggi di Ugo, l’amico di Roberta, e di Armandino, l’aiutante di Maurizio, rivestono anche altri ruoli, cambiando repentinamente abiti e parrucche. Durante tutto lo spettacolo c’è la voce narrante del feto che esprime i propri pensieri e lamenti dall’interno della pancia di Roberta e che continuerà a farlo quando sarà diventato una bambina. Eccezionale è l’idea scenografica, che fa uso di pannelli raffiguranti gli ambienti diversi dove si svolgono le varie azioni”.

 

Tutto chiaro? Probabilmente sì. Ma un conto è il racconto altri mentre un altro conto è trasformarsi ognuno in critico. Per farlo (bene, male, così così: non conta) c’è un solo modo: esserci. L’appuntamento è alle 20.45 di venerdì 4 al Teatro di Villazzano.

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