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Festival dell'economia, Deflorian: ''L'Università pronta a collaborare con eventi in giro per l'Italia? Lo facciamo ogni giorno"

Il rettore sul Comitato promotore della proposta presentata dal Sole 24 Ore: "Vedo pochi economisti al suo interno". E sulla futura organizzazione spiega: "Nessuno è venuto a spiegarci quale sia la proposta''

Pubblicato il - 15 settembre 2021 - 12:30

TRENTO. “Un comitato promotore che prevede una giornalista, due ex ministri, un vide ceo di Google non è esattamente un comitato di un evento di Economia. E' una cosa diversa, massimo rispetto per queste personalità,  ma qui di economista vedo solo Siniscalco”. E' questo il commento fatto dal rettore dell'Università , Flavio Deflorian, in merito al comitato che ha elaborato la proposta del Sole 24 Ore per il Festival dell'Economia di Trento al posto di Laterza.

 

Un cambio deciso e comunicato dalla Giunta Fugatti. Già nei giorni scorsi l'Università si era dimostrata scettica su questo cambio ribandendo anche il fatto che nella scelta, pur facendo parte del comitato promotore, non era stata coinvolta.

 

“Noi eravamo partner – spiega Deflorian – assieme alla Pat, al Comune e a Laterza di un progetto che era il Festival dell'Economia come si è svolto negli ultimi anni. E' stato comunque un successo, certo tutto è migliorabile, ma anche il giudizio dell'attuale Giunta è molto positivo. La Provincia ha fatto legittimamente la sua scelta con una sorta di call per l'organizzazione e ne è uscita la proposta del Sole 24 Ore di cui noi non sappiamo nulla. Quindi non ne siamo partner”.

 

Sulla possibilità che l'Università possa collaborare con iniziative esterne Deflorian spiega: “Noi siamo una università e non un ente territoriale. Partecipiamo ad iniziative culturali e scientifiche in tutto il mondo. Il fatto che ci possano essere occasioni di collaborazione in giro per l'Italia è una cosa che facciamo tutti giorni e che valutiamo in relazione allo spessore scientifico. Non c'è alcuna concorrenza o atteggiamento di tipo antagonistico”.

 

Nessuno sgarbo, quindi, nella possibilità di partecipare ad altri festival organizzati in giro per l'Italia. “Non è uno sgarbo se l'Università di Trento partecipasse ad iniziative al di fuori del territorio provinciale. Il fatto che la Provincia finanzi attraverso l'accordo di Milano l'Università su delega dello Stato è un dato di fatto ma non toglie la nostra autonomia e i diritti e i doveri che abbiamo nel portare avanti il nostro compito”.

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