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E' nevicato solo 5 giornate in tutto l'inverno scorso e il Monte Bondone ritorna a chiedere il bacino: ''Con l’impianto funiviario è un elemento strategico''

La società Trento Funivie ha chiuso il bilancio con un utile di 200 mila euro che sale per i contributi ricevuti dal ministero dopo la chiusura forzata a causa di Covid. Confermate anche le notturne, l'impianto a led incide poco sulle risorse necessarie per illuminare le piste

Foto di Camilla Pizzini
Di Luca Andreazza - 08 novembre 2022 - 17:49

TRENTO. Un utile di quasi 200 mila euro che si alza a 1.471.606 euro a seguito della contabilizzazione dei contributi ricevuti dal ministero del turismo a parziale indennizzo delle perdite subite a causa della chiusura forzata della stagione 2020/21. Questo il bilancio chiuso al 30 giugno scorso di Trento Funivie. Intanto il Monte Bondone si prepara all'inverno ormai alle porte: la data da cerchiare in rosso, meteo permettendo, è quella di sabato 3 dicembre

 

Superata l'emergenza Covid tra lockdown e restrizioni, ora l'industria della neve si confronta con il caro energia e l'inflazione ma anche con le temperature alte in questo periodo. Ma nonostante le incertezze, la volontà è quella di confermare praticamente tutta l'offerta che ha caratterizzato le ultime stagioni, compresa la possibilità di sciare in notturna per due giorni a settimana. 

 

Intanto la presentazione di bilancio è l'occasione per rilanciare due "pallini" per la stazione sciistica del capoluogo: il nuovo bacino, considerato strategico e fondamentale, e il collegamento tra la città e il Monte Bondone. In quest'ultimo caso c'è la possibilità di attingere ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. La domanda e il piano è stato presentato e si attende una riposta ministeriale. Un ok sarebbe dovuto arrivare per fine ottobre ma i tempi si sono allungati e il parere dovrebbe arrivare nelle prossime settimane (Qui articolo).

 

Nel frattempo è stato chiuso un bilancio positivo. I ricavi delle vendite e delle prestazioni ammontano 2.778.556 euro (+1% rispetto all’ultima stagione completa, 2018/2019). Un risultato ottenuto in una stagione caratterizzata da molte giornate di bel tempo, ma particolarmente avara di precipitazioni nevose: si contano solo 5 giornate con precipitazioni nell’intera stagione.

 

"Determinante - commenta Fulvio Rigotti, presidente di Trento Funivie - è stato quindi il ruolo dei sistemi di innevamento, rinnovati a partire dal 2017 al fine di ottimizzare consumi d’acqua e produzione di neve. Un risultato positivo che dimostra l’efficacia degli investimenti effettuati negli ultimi anni, oltre 5 milioni di euro, impiegati in ottica di efficienza, qualità e sostenibilità, riducendo i costi e tempi di innevamento e battitura e fornendo nel contempo maggiore comfort e sicurezza per gli sciatori".

 

Il bilancio al 30 giugno, presenta un Margine operativo (Ebitda) a 671.926 euro. "I dati riferiti al traffico sugli impianti sono soddisfacenti - aggiunge Rigotti - a testimonianza che gli sciatori dopo un anno di stop, sono tornati volentieri alla loro passione per lo sci, nonostante le restrizioni dovute al contenimento della pandemia che hanno complicato la frequentazione della skiarea soprattutto per quanto riguarda il turismo straniero".

 

I passaggi sugli impianti sono stati 1.264.515 e 146.220 primi ingressi. Un quarto dei ricavi è rappresentato dagli skipass stagionali, "a conferma - dice Rigotti - dell’attrattività invernale dell’Alpe di Trento da parte dei cittadini, che mostrano di apprezzare la prossimità alla città, l’ampiezza e sicurezza delle piste, la qualità del servizio reso ai principianti, fattori questi che caratterizzano l’offerta del Monte Bondone. Un ringraziamento per questo risultato – continua Rigotti – è rivolto ai Comuni del territorio che sostengono la pratica dello sci per i giovani e le famiglie agevolando l’acquisto degli skipass".

 

Confermate le serate di sci bondonere. "Un particolare successo si è registrato per lo sci notturno, dove nelle 23 serate si è ottenuto il record di oltre 60.000 passaggi (+16%). Il nuovo sistema di illuminazione a Led installato nel 2019, che utilizza tecnologie innovative a alta luminosità e basso consumo energetico - continua Rigotti- ci permette di continuare a offrire questo servizio diventato ormai caratterizzante dell’offerta sciistica del Monte Bondone".

 

Alle congratulazioni per i risultati raggiunti e ai ringraziamenti per il Cda uscente e per tutti i collaboratori della società, si aggiunge il vice sindaco, Roberto Stanchina, in rappresentanza del socio Comune di Trento, che evidenzia quanto sia migliorata la situazione della società in questi anni e ricorda l’importanza di guardare al futuro: “Il turismo è un grande volano di economia e di indotto. Il  bacino di accumulo e l’impianto funiviario sono elementi strategici sia per il Monte Bondone che per la città di Trento".

 

Concorde anche l’assessore provinciale Roberto Failoni, il quale ricorda l’importanza determinante del comparto sci alpino per l’economia turistica invernale e ribadisce l’impegno della Provincia per la realizzazione di due asset strategici come il bacino e l’impianto funiviario da Trento, che mai come ora è vicino alla sua realizzazione grazie all’inserimento del progetto nel "Fondo Mobilità Urbana".

 

"Le stazioni vicine ai grandi centri urbani o l’asta dell’Adige come il Monte Bondone - continua Failoni – hanno l’onere e l’onore di formare gli sciatori trentini del domani". Nella seconda parte dell’Assemblea, è stato nominato il nuovo Cda che guiderà la società per i prossimi 3 esercizi. Confermato Fulvio Rigotti nel ruolo di presidente e amministratore delegato, con i consiglieri Dody Nicolussi, Alberto Pedrotti, Paolo Prada, Massimo Russolo, Aurelio Veneri e Stefano Zampol. Per il Collegio sindacale sono stati confermati il presidente Francesco Cimmino e i sindaci Claudio Stefenelli e Disma Pizzini.

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