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Da Venezia alle Dolomiti in treno? “Nel 1950 si faceva più in fretta”, il Pd contro il prolungamento dell’autostrada A27: “Meglio potenziare la ferrovia”

La proposta del Pd: “Chiedere la prosecuzione dell’autostrada A27 non è la soluzione, per ridurre il traffico sulle Dolomiti meglio ripristinare i collegamenti ferroviari diretti con Roma e con Milano e tornare agli orari del 1950”

A sinistra la stazione di Calalzo - foto F. Olivieri, a destra Monica Lotto
Di Tiziano Grottolo - 06 novembre 2022 - 19:49

BELLUNO. In Veneto come in Trentino le strade di montagna sono spesso intasate dal traffico legato soprattutto ai tanti turisti che ogni stagione vogliono raggiungere le varie località. Nel Bellunese a soffrire è la statale di Alemagna in particolare nel tratto tra Calalzo e Ponte nelle Alpi.

 

Come sottolinea Monica Lotto, segretaria provinciale del Partito Democratico, i disagi che i turisti scontano ogni fine settimana e i residenti ogni giorno sulle strade bellunesi derivano da due fattori: “Il grave ritardo dei cantieri allestiti per rendere più sicura e scorrevole la viabilità e la mancanza di qualsivoglia alternativa”. Il punto è che nel tratto fra Calalzo e Ponte nelle Alpi ci sarebbe pure la ferrovia ma secondo i Dem è largamente sottoutilizzata per via “dei lunghissimi tempi di percorrenza e degli orari dei servizi decisi a tavolino senza valutare le reali esigenze della popolazione”.

 

Qualche esempio? Per raggiungere il Centro Cadore da Venezia bisogna prendere un treno in laguna, spesso cambiare a Conegliano, prendere un altro treno, cambiare a Ponte nelle Alpi e prendere un terzo treno fino a Calalzo. Idem da Padova con tempi che vanno da 3 ore e un quarto fino a toccare le 5 ore e 19 minuti per percorrere rispettivamente 131 (da Venezia) o 155 (da Padova) chilometri. “Nel dicembre 1950 – osserva Lotto – il diretto da Venezia copriva il percorso fino a Calalzo in 2 ore e 38 minuti senza cambi, poi è arrivata la Regione”.

 

Come ricordano i Dem, attualmente, è in corso il completamento dell’elettrificazione dell’anello basso delle Dolomiti: “Dobbiamo pretendere l’elettrificazione da Ponte nelle Alpi a Calalzo e un taglio drastico ai tempi dei collegamenti tra la pianura e il Bellunese e, almeno nell’alta stagione, il ripristino dei collegamenti ferroviari diretti con Roma e con Milano”. Secondo il Pd basterebbero queste due azioni, il ritorno agli orari del 1950 e due collegamenti la settimana con le principali città italiane, per ridurre il traffico, i disagi e l’inquinamento che i residenti e i turisti devono sopportare ogni fine settimana.

 

“Al contrario – incalza Lotto – chiedere la prosecuzione dell’autostrada A27 non è la soluzione. Gli unici ad avvantaggiarsene sarebbero i professionisti della progettazione, sapendo che però i loro progetti rimarrebbero nei cassetti in quanto non ci sono i volumi di traffico minimi per rendere sostenibile economicamente la prosecuzione né le condizioni ambientali”.

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