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Olimpiadi 2026, lettera degli ambientalisti al Cio: ''Si usano procedure speciali per annullare ogni confronto con la società civile''
Nuova lettera da parte delle associazioni ambientaliste indirizzata al presidente Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach. Nel documento si torna a chiedere di spostare le gare di bob a Innsbruck ed impedire la realizzazione dell’illuminazione della pista Stelvio e di tutti gli impianti di risalita non strettamente funzionali alle gare

TRENTO. Dalla richiesta di spostare le gare di bob nella vicina pista di Innsbruck allo stop dell'impianto di illuminazione della pista Stelvio. Sono questi alcuni dei punti contenuti nella lettera che nelle scorse ore è partita dalla sede del Cai centrale per il Cio sul tema delle opere olimpiche.
La lettera è stata condivisa dal tavolo nazionale delle associazioni ambientaliste dopo un diffuso confronto e ancona una volta per quanto riguarda le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 le associazioni chiedono maggiore attenzione in merito agli impatti ambientali delle opere previste.
Rivolgendosi al presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, gli ambientalisti parlano di una “fortissima preoccupazione” per gli interventi che si vogliono mette in campo. “ La realtà, purtroppo, è che i Giochi vengono strumentalizzati per realizzare opere strutturali e infrastrutturali fortemente impattanti, alcune delle quali non potranno neanche concludersi in tempo utile, e che, nell’ambito dei 'master plan' presentati dagli enti interessati – spiegano - vengono previste ingenti risorse finanziarie per interventi che vanno ben al di là di quelli necessari per lo svolgimento dei Giochi”.
Inoltre, i ritardi finora accumulati, denunciano le associazioni, verrebbero “presi a pretesto per ricorrere a procedure speciali allo scopo sia di annullare ogni confronto con la società civile, e in particolare con gli stakeholders, sia di evitare le valutazioni ambientali previste dalla legge, o quanto meno di parcellizzarle depotenziandone l’efficacia”.
Le associazioni chiedono al Cio di intervenire al più presto per controllare che gli interventi in corso o progettati, strettamente funzionali allo svolgimento dei Giochi, “non costituiscano violazione del principio di sostenibilità di cui all’Agenda 2020”.
Tra gli interventi che vengono chiesti c'è quello di “affrontare seriamente, con Italia e Austria, la possibilità di spostare le gare di bob presso la vicina e funzionante pista di Innsbruck”, la necessità di “scegliere l'opzione meno invasiva per quanto riguarda la sistemazione della famiglia olimpica nella costruzione di nuove infrastrutture rispettando gli standard ambientali anche promuovendo l'uso delle strutture ricettive esistenti, impedire la “realizzazione dell’illuminazione della pista Stelvio e di tutti gli impianti di risalita non strettamente funzionali alle gare dei giochi olimpici”.
Qui il documento completo