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Dj, musica a tutto volume e decine di persone sul Baldo (VIDEO), nel mirino del Cai la festa al rifugio Chierego: “Basta rave party in quota”
La festa al rifugio Chierego sul monte Baldo è finita nel mirino del Cai: “Così si manca di rispetto alla montagna, alla sua flora e alla sua fauna”. La replica dei gestori: “Questo evento aveva l’intento di includere i giovani e fargli conoscere la montagna e il nostro territorio”

BRENZONE. Nei giorni scorsi in vetta al monte Baldo è risuonata la musica a tutto volume di una grande festa organizzata a quasi 2.000 metri di quota. Fuori dal rifugio Chierego infatti, molti giovani si sono dati appuntamento per una festa con tanto di dj set.
L’evento però non è piaciuto al Cai Verona che chiede di fermare “i rave party in alta quota”. Al momento non è chiaro se la festa si possa definire un vero e proprio rave party ma di certo l’evento stonava non poco con l’ambiente circostante. La struttura peraltro era di proprietà del Cai ma diversi anni fa venne acquisita dall’Unione Montana del Baldo Garda che l’ha affidata agli attuali gestori.
A tal proposito il gestore del rifugio Chierego, Alberto Bullio, respinge l’accostamento dell’evento ai rave party e spiega: “Quello che è stato organizzato è un evento che aveva l’intento di includere i giovani e fargli conoscere la montagna e il nostro territorio. Giovani che si sono recati con le proprie gambe presso il Rifugio senza l’uso di mezzi di trasporto e nel pieno rispetto della montagna”.
Ad ogni modo Emanuele Brunelli, responsabile della Commissione escursionismo della sezione veronese, ha scritto una lettera che il Cai di Verona ha fatto sua ed è stata recapitata a tutti i comuni del Garda Baldo.
Secondo il Cai di Verona simili feste danneggiano l’ambiente, in particolare un ecosistema delicato come quello del monte Baldo. “Eventi come questo, già avvenuti in passato, mancano di rispetto alla montagna, alla sua flora e alla sua fauna – si legge in un passaggio della nota – essi risultano dannosi per le comunità montane e le gravi ripercussioni graveranno su noi uomini nel tempo. Non nel presente immediato, ma nel futuro pagheremo a caro prezzo i gesti compiuti da poche persone”.
Dai Cai osservano come in questo periodo la montagna sia nel pieno del suo risveglio primaverile. A breve le femmine di camoscio, cervo e capriolo daranno alla luce i loro piccoli: “Si tratta di animali estremamente indifesi che, oltre a dover affrontare le difficoltà previste dal loro ciclo naturale di vita, dovranno fronteggiare simili eventi in quota”.
Di seguito la versione integrale della lettera firmata da Alberto Bullio.
Stando alla definizione fornita da Treccani il Rave Party è un “Grande raduno di giovani, notturno, per lo più clandestino e di carattere trasgressivo, la cui ubicazione viene generalm. resa nota solo poche ore prima dell’inizio della festa, per evitare possibili interventi delle forze dell’ordine. Si svolge all’aperto o in locali adatti ad accogliere migliaia di persone, che ballano e ascoltano musica elettronica, house o techno ad altissimo volume, e che spesso fanno uso di sostanze stupefacenti.” Partendo da questa definizione vorrei precisare che al Rifugio Chierego non è stato e non è mai stato organizzato alcun Rave Party.
Oltretutto dopo gli avvenimenti degli ultimi mesi collegati a tali tematiche, mi sembra un termine poco pertinente e lontano da ciò che è stato fatto al Rifugio Chierego. Quello che è stato organizzato è un evento che aveva l’intento di includere i giovani e fargli conoscere la montagna e il nostro territorio. Giovani che si sono recati con le proprie gambe presso il Rifugio senza l’uso di mezzi di trasporto e nel pieno rispetto della montagna. L’iniziativa si è svolta poi nel plateatico adiacente al Rifugio e di pertinenza dello stesso ed i giovani presenti erano interamente raggruppati in quella zona e non in altre parti della montagna. Credo che questa iniziativa abbia aiutato i giovani a conoscere il Monte Baldo e abbia fornito l’occasione di svolgere un’attività nuova in un luogo diverso dal solito dove la musica faceva da contorno. Credo che la montagna sia di tutti. Dei giovani come degli appassionati. In egual misura credo che i primi debbano avere rispetto per la montagna e per la natura allo stesso modo in cui gli appassionati debbano averne per i giovani. Giovani che, inoltre, saranno i futuri appassionati e futuri custodi di quello che è il nostro territorio e la nostra montagna.
Sono dunque contento per quanto è stato organizzato anche in relazione al sempre maggiore spopolamento dei comuni montani e delle montagne (parlo della zona Baldo Lessinia) proprio perchè questo può essere un’occasione per avvicinare i giovani alla montagna e far conoscere loro la bellezza e il territorio che li circonda considerando anche il fatto che molti, al contrario, non si sarebbero mai recati al Rifugio Chierego. Essendo anche io un giovane sicuramente prediligo i giovani e spero di poter trasmettere la mia passione per la montagna ed il territorio, e quella dei miei soci, anche a loro.
Ci tengo poi a dire che questa è stata solo una delle iniziative proposte e che verranno organizzate nel corso dell’anno. Sono state infatti realizzate diverse proposte anche per le scuole che verranno presentate nel corso dei prossimi mesi. Inoltre gli scorsi anni sono state fatte molteplici iniziative che spaziavano dalle camminate a scopo benefico, alla presentazione di libri sul territorio, a corsi di fotografia, notti sotto le stelle, escursioni in bicicletta, fino ad arrivare ad eventi accompagnati da musica. Tutto questo volto a far conoscere la flora, la fauna ed il territorio del Monte Baldo.