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Gli Stati Uniti d'Europa: Schulz lancia la proposta in Germania, una trentina la rilancia in Italia con una petizione
Il presidente del partito socialdemocratico tedesco a Berlino ha anche fissato una road map: prima un trattato costituzionale e poi l'Europa federale nel 2025. Federica Woelk: "Ero lì ed è stato entusiasmante e così abbiamo lanciato una petizione per chiedere al Pd e a Renzi di organizzare in Italia una Conferenza internazionale su questo argomento"

BERLINO. Gli Stati Uniti d'Europa: li ha proposti dieci giorni fa, il 7 dicembre, Martin Schulz al congresso dell'Spd, il partito Socialdemocratico, di Berlino; li chiedono a gran voce molti giovani europeisti di tutto il continente; li chiede anche una trentina, Federica Woelk lanciando una petizione online rivolta direttamente a Matteo Renzi. Ma andiamo con calma. Federica è nata a Trento 23 anni fa, "ho frequentato la scuola lì - racconta - ma poi ho studiato Scienze Politiche a Innsbruck. Adesso da un po' di tempo vivo a Berlino e sto facendo un master in Studi europei alla Freie Universität. Sono anche la tesoriera del circolo Pd di Berlino e credo molto nell'Europa. Sono convinta che il futuro dell'Unione Europea sia il nostro futuro e quindi che debba essere un nostro compito costruire l'Europa che vorremmo".
Due weekend fa, Woelk era al congresso di Berlino dei socialisti democratici ed ha assistito al discorso di Martin Schulz, ex presidente del Parlamento europeo (qualcuno lo ricorderà per l'imbarazzante siparietto di Berlusconi che al Parlamento europeo, nel 2003, gli disse "Signor Schulz, so che in Italia c’è un produttore che sta montando un film sui campi di concentramento nazisti: la suggerirò per il ruolo di kapò"). Schulz era a Berlino per parlare di politica interna (l'apertura alla Cdu di Angela Merkel) ma ha entusiasmato la folla parlando di Europa. Ha detto "Wir wollen die Vereinigten Staaten von Europa. Nous voulons les États-Unis d’Europe. We want the United States of Europe": noi vogliamo gli Stati Uniti d'Europa. E per raggiungerli ha tracciato un percorso che partirebbe da un trattato da far ratificare da tutti gli Stati che vogliano restare all'interno della federazione.
E poi? E poi gestione in comune di una serie di competenze oggi statali: dalla politica estera alla difesa fino al sistema di tassazione, ai diritti sul lavoro e al coordinamento dei piani di innovazione. Un'Europa dei cittadini e non delle banche, un'Europa degli investimenti e non del rigore. E ha fissato anche una road map: prima il trattato costituzionale, poi la federazione di Stati entro il 2025. "E' stato entusiasmante - spiega ancora Federica - ed è per questo che assieme a un dirigente del Pd Abruzzo, Andrea Catena, abbiamo deciso di chiedere che anche in Italia si comincia ad affrontare questa discussione. Abbiamo, quindi, lanciato una petizione su Change.org indirizzata al nostro segretario, Matteo Renzi per chiedere che si realizzi una Conferenza internazionale in Italia aperta alle forze progressiste ed europeiste del continente. Un'assise di questo tipo pensiamo sia necessaria per poter costruire passi concreti verso l'Unione federale. Chiediamo che questa petizione venga presa in considerazione, e che il Partito Democratico si unisca ad altri partiti socialisti europei nel cambiamento dell'Unione".
La petizione in poco più di una settimana ha raccolto più di 350 firme. L'obiettivo è salire ancora ma il vero obiettivo è che si cominci davvero a parlare d'Europa in quest'ottica perché, alla fine, è l'Unione che fa la forza.