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Rossi chiude il suo gruppo su WhatsApp. Cia: '' Ha voluto chiamare a raccolta i suoi fedelissimi''
L'aveva aperto con l'intenzione di informare su questioni amministrative e politiche ma conteneva fior fior di dirigenti provinciali e membri di cda di società partecipate dalla provincia. Il consigliere di Agire: "L'ennesima pagliacciata"

TRENTO. Il gruppo WhatsApp di Ugo Rossi, che comprendeva fior fior di dirigenti provinciali e che aveva l'intento di 'informare' su iniziative politiche e amministrative, è stato chiuso dallo stesso Rossi. Molti degli utenti inseriti 'a loro insaputa' non hanno gradito, molti hanno fatto sapere del loro imbarazzo. Alcuni hanno abbandonato.
A nemmeno 24 ore dall'attivazione, il governatore ha deciso di togliere una cinquantina di numeri telefonici (forse i dirigenti e i membri di cda), ma qualche ora dopo ha deciso di chiudere tutto. Gruppo cancellato. Una scelta forse dovuta anche alla pubblicazione sulla stampa dei nomi degli utenti inseriti, che un po' stonavano all'interno di un gruppo di natura politica.
Dirigenti provinciali, dirigenti della cooperazione, membri di cda, giornalisti Rai. Una lista di nomi che ha sollevato polemiche e attacchi. Claudio Cia, consigliere di Agire per il Trentino, è caustico: "Un tempo per assistere alle comiche si andava al cinema, oggi invece basta guardare quello che combina il presidente della nostra Provincia autonoma per farsi quattro risate allegramente".
"Vedendo i nomi dei partecipanti - osserva Cia - è chiaro come il sole che Ugo Rossi ha voluto chiamare a raccolta i suoi fedelissimi, o chi riteneva tali dal momento che molti di questi si sono defilati con evidente imbarazzo. L’ennesima pagliacciata di un presidente, ormai ex, in evidente difficoltà".
"Se da un lato quest’ultima mossa di Rossi fa abbastanza ridere - afferma Cia - dall’altro lato però inquieta che il presidente di una Provincia autonoma ritenga che determinate persone siano a sua totale disposizione, magari per mostrare il suo esercito alla maggioranza di governo, per poi spaventare il PD dal momento che solo Ugo Rossi vuole Rossi Ugo Presidente".
"In poche parole - prosegue il consigliere - Rossi ha voluto mostrare una sua possibile lista civica, quelli lo seguirebbero fino alla fine. Una presunzione che ha umiliato e screditato molti professionisti in posizioni apicali di servizi della pubblica amministrazione e di società partecipate della Provincia".
"I social e la messaggistica istantanea non si usano in questo modo - sottolinea Claudio Cia - e se Rossi vuole rilanciarsi politicamente eviti di usare le nuove tecnologie per promuovere strategie che puzzano di politica di vecchio stampo e di far sapere 'urbi et orbi' che il modus operandi che caratterizza la sua azione amministrativa è stato ed è quello di usare persone e istituzioni per le sue ambizioni di potere, senza tanti convenevoli".