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Sgarbi e ''l'elogio all'evasione fiscale''. La Giunta fa come Ponzio Pilato e scarica il barile sul critico d'arte: ''Sue responsabilità, libertà di pensiero''
La risposta all'interrogazione di Zeni è breve. Non c'è una presa di posizione particolarmente esplicita della Giunta in materia, così come sull'affermazione relativa alla comunità altoatesino, definita come “i terroni dell’Alto Adige” e la polemica sul bilinguismo: "Esternazioni rientrano nella libertà di manifestazione del proprio pensiero"

TRENTO. Siamo in periodo natalizio e la Giunta leghista si adegua. Si potrebbe dire che come Ponzio Pilato l'assessore Mirko Bisesti se ne lava più o meno le mani.
"Con riferimento all’interrogazione, si ritiene che le esternazioni del professore Vittorio Sgarbi rientrino nella libertà di manifestazione del proprio pensiero, così come sancito dall’articolo 21 della Costituzione italiana", così l'assessore nel rispondere a Luca Zeni, consigliere provinciale del Pd, che aggiunge: "La responsabilità dei contenuti delle sue esternazioni è esclusivamente in capo allo stesso Sgarbi".
La risposta è tutta qui. Un'interrogazione arrivata dopo le esternazioni di Vittorio Sgarbi a "L'aria che tira", il programma condotto da Myrta Merlino su La7, a metà ottobre. Il critico d'arte aveva spiegava che "L’evasore è un patriota che difende la sua azienda e il suo Paese e non dà soldi a incapaci di governo come Luigi Di Maio e Giuseppe Conte" (Qui video).
E dopo l'uscita del numero uno del Mart il consigliere provinciale in quota Pd aveva dato vita a un acceso scambio di battute con il critico d'arte (Qui articolo) ma si era anche chiesto "Se la Giunta condivide l'elogio all'evasione fiscale di Sgarbi e, in caso di risposta affermativa, come riesca a conciliare queste posizioni con le norme finanziarie e la politica di bilancio della Provincia" (Qui articolo).
Ora è arrivata la risposta. Non c'è una presa di posizione particolarmente esplicita della Giunta in materia, così come sull'affermazione relativa alla comunità altoatesino, definita come “i terroni dell’Alto Adige” e la polemica sul bilinguismo. L'assessore si limita a scaricare il barile sul presidente del Mart: "Libertà di manifestare il pensiero e responsabilità sua". La replica è tutta qui, legittima e le dichiarazioni non le hanno fatte loro, anche se quando si nominano figure come Sgarbi si prende il pacchetto completo nel bene e nel male, compreso le esternazioni di un personaggio pubblico che comunque rappresenta in questo momento giocoforza anche un pezzo di Trentino. Vale tutto.