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Sentenza vaccini, Sgarbi contro Lorenzin: “Parole vergognose, strappare un figlio alla madre è un atto di inaccettabile violenza”
Il tribunale di Trento ha disposto una limitazione parziale della responsabilità genitoriale nei confronti di una mamma che non voleva vaccinare il figlio. Sgarbi: “Strappare un figlio alla propria madre naturale è un atto di inaccettabile violenza, come si può affermare una simile boiata?”

TRENTO. Il presidente del Mart Vittorio Sgarbi interviene a gamba tesa sulla vicenda che ha coinvolto una madre trentina che non voleva vaccinare il proprio figlio. Nei giorni scorsi infatti, il tribunale di Trento si è pronunciato limitando, parzialmente, la possibilità per la madre di decidere sull’opportunità o meno di vaccinare il figlio di soli 2 anni.
In questo caso il giudice ha ritenuto più importante tutelare la salute del piccolo ravvisando che fosse più pericoloso per il bambino esporsi alla possibilità di contrarre una malattie grave, piuttosto che la remota eventualità di insorgere in complicazioni. Inoltre sono state tenute in considerazione anche le ripercussioni socio-educative sul piccolo e le conseguenze negative create dal conflitto generato dai genitori (QUI articolo).
Se le sentenze vanno rispettare, in Italia, spesso e volentieri, si commentano: “Questa pronuncia evidenzia ancora una volta che i figli non sono proprietà dei genitori ma sono titolari di propri diritti incomprimibili e il giudice in un ordinamento moderno e avanzato tutela l’inviolabilità dei diritti in capo al bambino anche di fronte ai genitori”, ha affermato l’ex ministra della salute Beatrice Lorenzin.
“L’irrazionale convincimento del genitore mina l’integrità e la salute del bambino – ha aggiunto Lorenzin – dobbiamo comprendere che in questa fase oltre al rischio Sars-CoV-2 rimane intatto il rischio delle altre infezioni, quelle che devono essere debellate da vaccinazione obbligatoria”.
Vicenda chiusa dunque? Tutt’altro, perché alle parole dell’ex ministra hanno fatto eco quelle del presidente del Mart, nonché “collega” in Parlamento, Vittorio Sgarbi: “Le parole delle Lorenzin sono vergognose. Strappare un figlio alla propria madre naturale è un atto di inaccettabile violenza. Di chi sarebbero i figli se non di chi li ha concepiti? Ma come si può affermare una simile boiata?”, si è domandato il critico d’arte. Sicuramente la sentenza sta facendo discutere e si inserisce nell’ampio dibattito sviluppatosi attorno all’obbligatorietà dei vaccini.