Zeni: ''Richiesta di atti e documenti ancora fermi da oltre un mese. La Lega sembra aver sempre qualcosa da nascondere''
Il consigliere provinciale dei dem ha presentato due richieste a fine giugno, ma la documentazione è stata fornita solo per "Il Seppellimento di Santa Lucia'', nulla per alcune trasferte dei dirigenti provinciali nel corso dell'emergenza coronavirus. Zeni: "Il materiale consegnato è minimo e non specifico. Risulterebbe inoltre che il museo abbia affidato un incarico ad un’impresa straniera per la digitalizzazione dell’opera di Caravaggio"

TRENTO. "La Giunta provinciale sembra aver adottato la linea della 'non trasparenza', quasi ci fosse sempre qualcosa da nascondere". Così l'ex assessore Luca Zeni, che aggiunge: "Le interrogazioni più complesse e che toccano argomenti sensibili non ricevono riscontro, mentre quelle di minor impatto politico ricevono, quando avviene e comunque sempre in forte ritardo, risposte evasive e incomplete".
Fin da subito le opposizioni hanno messo in luce la scarsa propensione della Provincia a trazione leghista nel rispondere alle interrogazioni. "Un pessimo atteggiamento istituzionale - dice Zeni - seppur rientrante nelle facoltà dell'esecutivo". Ma a infastidire l'ex assessore in quota Partito democratico c'è il mancato riscontro all'accesso agli atti. E non è il primo esponente di minoranza a lamentarsi di questa situazione. In particolare Zeni si riferisce a due episodi.
"Questo comportamento infrange palesemente il Regolamento del Consiglio provinciale. Il 24 giugno scorso ho presentato domanda per accedere agli atti amministrativi relativi alle trasferte di alcuni dirigenti provinciali nel periodo dell’emergenza Covid-19, mentre il 29 giugno, un’altra richiesta ruotava intorno alle del Mart incentrata sul quadro 'Il seppellimento di Santa Lucia'. Dopo un lungo silenzio - aggiunge Zeni - ho sollecitato Kaswalder che a sua volta ha segnalato la questione a Fugatti: ho ottenuto però la consegna solo di una minima parte del materiale amministrativo relativo alla richiesta sul museo di Rovereto e nessuna risposta per quanto riguarda la prima istanza".
In particolare la querelle che riguarda l'opera del Caravaggio ha innescato un botta e risposta tra l'ex assessore e il presidente del Mart, Vittorio Sgarbi. Questo senza dimenticare diverse tra reazioni tra Trentino e Sicilia per questa ipotesi. E il consigliere provinciale ha richiesto le documentazioni per comprendere meglio l'iter e il percorso per portare il celebre dipinto nella città della Quercia.
"Esiste - evidenzia l'esponente del Pd - un diritto di accesso dei consiglieri provinciali praticamente totale sugli atti di piazza Dante, degli enti controllati e delle società partecipate, e questi devono essere forniti tempestivamente. Non si tratta di una richiesta soggetta ad una valutazione discrezionale dell’amministrazione o della Giunta".
Così il dem ha deciso di interrogare il presidente della Provincia per ottenere maggiori chiarimenti sulla posizione dell'esecutivo e sul modus operandi che viene utilizzato verso le opposizioni. "Si rileva una certa reticenza - prosegue Zeni - che caratterizza la Giunta leghista rispetto alle risposte alle interrogazioni. Un atteggiamento che si estende a quella che non è un’informazione oggetto di un filtro, di una valutazione politica, ma un vero e proprio diritto soggettivo del consigliere provinciale".
L'ex assessore resta quindi in attesa per quanto riguarda gli accessi agli atti presenti ancora a giugno. "Nessuna risposta celere e puntuale. A Ferragosto - dice - aspetto ancora tutti i chiarimenti per quanto riguarda sulle trasferte di alcuni dirigenti provinciali nel periodo della fase più acuta dell'emergenza coronavirus".
Un po' meglio, ma non molto invece sulla vicenda de "Il seppellimento di Santa Lucia". "In questo caso una risposta è arrivata dopo le necessarie sollecitazioni ma il tutto non è completo". Il consigliere del Pd ha ricevuto la deliberazione della Giunta provinciale di approvazione della proposta di bilancio di previsione 2020/22 e del piano triennale di attività del Mart; una nota di integrazione del direttore del museo del 27 gennaio e due deliberazioni del cda del Mart di approvazione e modifica del piano delle attività 2020/22.
"Non è stato inoltrato alcun documento specifico sulla mostra oggetto di richiesta di informazioni, ma soltanto gli atti generali di programmazione. Si potrebbe dedurre che non ci sia alcun atto specifico, ma dal sito del Mart risulta un incarico specifico alla dottoressa Silvia Paola Mazza. Purtroppo la delibera non si può visionare, come invece dovrebbe essere possibile in base alla normativa sulla trasparenza. Risulterebbe inoltre che il museo abbia affidato un incarico ad un’impresa straniera per la digitalizzazione dell’opera di Caravaggio. Sembra esserci da parte della Lega molto disinteresse per l'istituzione consiliare e verso il dovere di trasparenza: torno a sollecitare che le documentazioni vengano consegnate", conclude Zeni.