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Pnrr, fra cabine di regia, task force e l'eccessiva burocrazia, in Trentino poca trasparenza e tanto caos: "La Provincia non ha mai fornito alcun report"

La denuncia arrivata dal consigliere del M5S, Alex Marini che ha presentato un'interrogazione per chiedere conto alla Giunta Fugatti della situazione in cui si trova il Trentino in merito al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: "E' il colmo che si debba andare altrove a trovare le informazioni che riguardano il Trentino e che gli aggiornamenti sulle iniziative da realizzare non si possano acquisire" 

Di G.Fin - 22 maggio 2023 - 20:19

TRENTO. Dalla carenza di personale all'enorme burocrazia. Ma non solo. In Trentino a preoccupare e la confusione che sembrerebbe regnare sovrana sullo stato dell'arte di tutto quello che riguarda il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

 

A fine febbraio 2023 la stima del plafond di risorse Pnrr già assegnate o in assegnazione al Trentino ammonta a circa 1,6 miliardi di euro, comprensivi delle risorse per il bypass ferroviario di Trento. 

 

Quando però si cerca di capire qualcosa ci si trova davanti ad una vera e propria giungla fatta di burocrazia e di più livelli amministrativi a cui fare riferimento (QUI L'ARTICOLO). Nemmeno i consiglieri provinciali sembrano riuscire a capirci qualcosa. L'esponente del M5S Alex Marini nelle scorse ore ha presentato un'interrogazione denunciando la mancanza di trasparenza da parte della Provincia sullO stato del piano in Trentino. 

 

Per Marini è evidente che “sarebbe da ritenersi auspicabile un maggior coinvolgimento del Consiglio nel monitoraggio delle iniziative per realizzare gli obiettivi del Pnrr sul territorio provinciale, ma la consiliatura sta per terminare ed è difficile immaginare che, a questo punto, l’attivazione di una commissione di studio ai sensi dell’articolo 149 del Regolamento interno del Consiglio provinciale per approfondire la tematica e riferire al Consiglio le conoscenze acquisite possa portare risultati soddisfacenti”. 

 

Difficile trovare una “bussola” per farsi strada nel groviglio di progetti. I dati pubblicati nella sezione dedicata al Pnrr del sito istituzionale della Provincia di Trento non sembrano aggiornati su base periodica, ha spiegato il consigliere, risultando dunque poco utili ai fini di un'eventuale azione di monitoraggio da parte del pubblico.

 

I DATI

“Il 20 maggio 2023, dai dati faticosamente recuperati da Openpolis dal Governo italiano, gli interventi finanziati con il Pnrr e con il Pnc (Piano nazionale degli investimenti complementari) sul territorio regionale del Trentino-Alto Adige risultano essere 2.666” viene riportato all'interno dell'interrogazione presentata dal M5S in Consiglio provinciale

 

In provincia di Trento gli interventi finanziati sono 1.535, finanziati dal Pnrr per 1.4 miliardi di euro  e con altre risorse per 317.5 milioni di euro. Fra i soggetti attuatori con più risorse a disposizione per la realizzazione dei progetti si evidenziano: Rete Ferroviaria Italiana per 1,19 miliardi di euro per il  bypass ferroviario di Trento; Rti  Tim Spa con Fiberco Spa per 65 milioni di euro  per infrastrutture nell’ambito delle telecomunicazioni; la Provincia di Trento con 149 interventi finanziati per un totale di 108 milioni di euro; il Comune di Trento con  24 interventi finanziati per un totale di 40,9 milioni di euro; il Consorzio Trentino di Bonifica con 2 interventi finanziati per un totale di 21,6 milioni di euro e il Comune di Palù del Fersina con 7 interventi finanziati per un totale di 20,3 milioni di euro. 

 

POCA TRASPARENZA
“Nonostante le richieste fatte e i documenti presentati non siamo riusciti ad oggi ad avere un quadro generale sulla situazione del piano in Trentino” afferma il consigliere Alex Marini che sottolinea come “L'Azienda sanitaria non rientri nemmeno fra i primi quattro entri che otterranno il maggior numero di finanziamenti nonostante l'importanza della Sanità e le tante carenze che ci sono”. 

 

Marini, quindi, nell'interrogazione presentata nelle scorse ore chiede alla Giunta se intende  “predisporre tempestivamente un elenco ricognitivo con le attività svolte dall’Unità di coordinamento per il Pnrr e dal Tavolo permanente provinciale di confronto per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza  e del Piano nazionale per gli investimenti complementari fino alla data odierna”. 

 

Sempre il consigliere chiede se, entro il 30 giugno 2023 e comunque prima della trattazione in commissione della manovra di assestamento di bilancio, “ritenga di fornire una relazione sulle iniziative intraprese fino ad oggi in ordine all’utilizzo dei fondi stanziati e infine quali siano le motivazioni che hanno condotto la Giunta provinciale ad “escludere l’ipotesi di riconoscere ai consiglieri provinciali la possibilità di assistere ai lavori del Tavolo permanente provinciale di confronto”. 

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