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Coppola: ''L'Appa non richiede la valutazione di impatto ambientale ma l'investimento da 4 milioni a Bolbeno è sbagliato: ci sono altre soluzioni per migliorare il turismo''
Un progetto bocciato con la bandiera nera da Legambiente, senza dimenticare la manifestazione del Wwf e di altre associazioni ambientaliste per esprimere contrarietà a questo piano. Coppola (Europa Verde): "Non si può pensare di puntare sull'innevamento programmato. In molte zone gli acquedotti esistenti, realizzati per una popolazione inferiore a quella che ormai si registra nei periodi di alta stagione estiva o invernale, e l'acqua potrebbe essere insufficiente"

TRENTO. "L'Appa ha escluso la necessità di assoggettare a valutazione di impatto ambientale il progetto di ampliamento dell'area sciistica di Bolbeno". Queste le parole di Lucia Coppola, consigliera provinciale in quota Europa Verde, che aggiunge: "L'Unione europea però da molti anni suggerisce di non realizzare impianti a quote inferiori a 1.500 metri. Questo a causa dell'innevamento naturale che in queste aree è sempre più scarso".
Un progetto bocciato con la bandiera nera da Legambiente (Qui articolo), senza dimenticare la manifestazione del Wwf e di altre associazioni ambientaliste per esprimere contrarietà a questo piano (Qui articolo). Un investimento talmente centrale per la visione del Trentino da diventare tra quelli più promossi dalle parti di piazza Dante, tanto da essere lanciato come motivo di ripartenza del territorio dopo il lockdown e la seguente crisi economica legata all'emergenza coronavirus (Qui articolo).
Un intervento per sostituire l'attuale skilift con una nuova seggiovia quadriposto e per prolungare la pista esistente, così da renderla omologabile Fis. E ancora il progetto di realizzare un impianto di innevamento programmato, quello di illuminazione, e le spese di progettazione.
Il 31 dicembre l'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente ha escluso la necessità della valutazione di impatto ambientale. "Ci sono le indicazioni degli esperti e non si può pensare di realizzare l’innevamento esclusivamente con i mezzi artificiali. L’acqua - evidenzia Coppola - è un bene che andrà sempre più a ridursi negli anni e in molte zone gli acquedotti esistenti, realizzati per una popolazione inferiore a quella che ormai si registra nei periodi di alta stagione estiva o invernale, potrebbero risultare insufficienti".
Nella partita c'è Trentino Sviluppo: 2,5 milioni di euro messi sul tavolo su espressa indicazione della Provincia di Trento per supportare il progetto di ampliamento dell’area sciabile di Bolbeno - Borgo Lares. La partecipata entra di fatto a far parte della cordata, insieme al Comune di Borgo Lares, alla Comunità delle Giudicarie, al Consorzio dei Comuni Bim Sarca Mincio Garda e alla Pro Loco di Bolbeno, a sostegno di un’area sciistica che è tra le più basse d’Italia per un importo totale di 4 milioni (Qui articolo).
"A prescindere dal giudizio di una sommaria valutazione di impatto ambientale favorevole - conclude Coppola - anche l’ampliamento dell’impianto sciistico di Bolbeno rientra tra quelle operazioni che ormai si suggerisce a livello internazionale di non realizzare. Tanto più in una zona ben servita e attrezzata sotto il profilo degli sport invernali. Indipendentemente da chi effettua l’investimento, comunque in gran parte sostenuto da denaro pubblico, si tratta sempre di uno spreco che difficilmente garantirà un ritorno economico, salvo in qualche sporadica annata. E' un intervento sbagliato: se si vuole far crescere ulteriormente Bolbeno sotto il profilo turistico è più opportuno cercare altre soluzioni".