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Coronavirus, in presenza al 100% anche le prime superiori. Bisesti: ''Si lavora per le quinte a partire dal 3 maggio''
I sindacati chiedono prima un cambio di passo su trasporti, utilizzo delle mascherine Ffp2 e vaccinazioni agli insegnanti: “E’ ovvio che è l’obiettivo a cui tendiamo e che vorremmo realizzare subito, ma se non ci si organizza non è realizzabile così come la soluzione di portare in presenza solo le prime e le quinte classi non è priva di rischi”

TRENTO. Ci sono 57 classi in isolamento in Trentino dopo poco meno di due settimane di apertura delle scuole e dai virologi di tutto il Paese continua ad arrivare l'appello alla cautela sulle aperture anticipate: un grave errore per gli studiosi che rischia di compromettere le settimane a venire per una fretta da ''tutto aperto'' che doveva essere più ponderata. Ciò nonostante la Provincia di Trento dopo aver anticipato l'apertura all'esterno di bar e ristoranti ora procede anche con il ritorno in presenza al 100% per le classi prime delle superiori.
''Il nostro obiettivo è sempre stato quello di consentire il più possibile la didattica in presenza nelle scuole del Trentino e stiamo lavorando per riuscire a concludere l’anno scolastico, anche alle superiori, con tutti gli studenti in classe”, ha detto l'assessore provinciale Mirko Bisesti, che oggi ha incontrato in videoconferenza, insieme a Roberto Ceccato, dirigente del Dipartimento istruzione della Provincia e alla sovrintendente scolastica Viviana Sbardella, i dirigenti scolatici delle scuole superiori del Trentino.
Bisesti ha chiarito che, come emerso dalla conferenza Stato – Regioni, il Governo intende ampliare, almeno al 60%, la presenza degli studenti nelle scuole delle zone a colorazione gialla. “Il nodo trasporti, ci consiglia di procedere con gradualità – ha spiegato l’assessore – e dunque partiremo, per evidenti ragioni di carattere didattico, con le prime classi, che da lunedì 26 aprile potranno rientrare al 100%. La prossima settimana - ha aggiunto - si deciderà per le classi quinte e dell'ultimo anno della formazione professionale a partire dal 3 di maggio”. Per il momento gli altri studenti delle superiori resteranno in Dad al 50%.
Sul tema è intervenuta la Flc Cgil Cinzia Mazzacca: ''E’ mesi che sulla scuola assistiamo a proclami politici. Prima di parlare tutti dovrebbero preoccuparsi di agire creando le condizioni concrete per far funzionare la scuola in sicurezza. La scuola in presenza è un diritto ed è fondamentale per tutti gli studenti, in tutte le fasce d’età. Bisogna però essere realisti e non creare illusioni: se non si accelera sulle vaccinazioni del personale scolastico, non si scioglie il nodo del trasporto pubblico e non si fa tracciamento anche sfruttando la tecnologia dei tamponi salivari c’è un rischio altissimo che la scuola torni al 100% per richiudere nel giro di pochi giorni. E’ questo che va evitato”.
E’ quanto ha ribadito oggi pomeriggio la segretaria della Flc del Trentino, Cinzia Mazzacca all’incontro con l’assessore Bisesti e i vertici del Dipartimento Istruzione sul ritorno al 100% della didattica in presenza anche per i ragazzi delle superiori. “E’ ovvio che è l’obiettivo a cui tendiamo e che vorremmo realizzare subito, ma se non ci si organizza non è realizzabile così come la soluzione di portare in presenza solo le prime e le quinte classi non è priva di rischi”.
Il primo nodo è quello delle vaccinazioni. Flc chiede che si acceleri sulle vaccinazioni di anziani e fragili e si riprogrammi subito la campagna per vaccinare chi lavora nelle aule scolastiche. ''Dai dati che ci sono stati forniti nell'incontro di oggi - aggiunge Mazzacca - si evince che la percentuale del personale scolastico che risulta vaccinato è molto bassa rispetto al livello di sicurezza, che avrebbe dovuto essere il 70%. La Flc propone di consentire al personale la prenotazione delle vaccinazioni da subito con successiva programmazione delle stesse in coda alle priorità stabilite dal crono-programma. Occorrono inoltre quei provvedimenti che da mesi il sindacato propone alla Giunta, come l’aggiornamento dei protocolli di sicurezza, con la richiesta di fornire a tutto il personale scolastico che lo richieda la mascherina FFP2 e l’attivazione di un'efficace azione di tracciamento con tamponi in via prioritaria per la scuola. Occorre poi potenziare i trasporti e consentire che le scuole possano auto organizzarsi circa gli orari di ingresso e d'uscita, la durata delle lezioni e quant'altro occorra per garantire il lavoro e le lezioni in sicurezza''.
L’amministrazione, spiega il sindacato, ha risposto che entro il mese di maggio si può arrivare a coprire la fascia di età over 60 ma non è possibile garantire la prenotazione in anticipo del personale docente perché occorre tener conto del numero di dosi di vaccino disponibili per settimana e consentire al personale della scuola di prenotare oggi per effettuare a metà maggio la vaccinazione è pericoloso perché non c’è alcuna certezza. E’ possibile solo prevedere che per la fascia 65-69 anni in una ventina di giorni potrà essere completata la vaccinazione e poi si potrà proseguire aprendo a tutte le categorie lavorative secondo delle priorità stabilite da un cronoprogramma deliberato dalla Provincia. L’amministrazione ritiene invece di aprire alla richiesta sindacale di fornire a tutto il personale scolastico che lo richieda la mascherina FFP2 e raccomandare a tutte le scuole il ricircolo dell’aria nei locali visto il diffondersi della variante inglese che risulta essere molto più contagiosa nei luoghi chiusi.