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Coronavirus, troppi assembramenti nelle città e Zaia pensa a una stretta: ''I vaccini? Preso contatti per acquistarli direttamente da aziende''
Il governatore del Veneto in conferenza stampa ha fatto il punto sulla situazione e su quanto visto negli ultimi giorni nelle città più importanti con molti assembramenti e concentrazioni di persone soprattutto nelle vie dei negozi

VENEZIA. Si torna in zona gialla? E allora ecco che l'assembramento è servito. Il weekend non è passato indenne in buona parte d'Italia perché il termine aperture viene letto, quasi automaticamente, e ormai se ne ha la certezza dopo le tante occasioni che ci sono state anche in passato, come tentativo di ''ritorno alla normalità''. In realtà il virus è molto forte e ha un potenziale di circolazione in alcuni territori anche peggiore rispetto a prima, con le varianti che hanno raggiunto, ormai, buona parte d'Italia. Anche in Veneto il weekend ha visto tornare in strada tanti cittadini e in molte città gli assembramenti sono stati diversi con le vie del commercio decisamente frequentate.
E così il presidente Zaia oggi ha annunciato la possibilità di una leggera stretta per i fine settimana. Non un'ordinanza pesante, come si sera pensato nelle scorse ore, magari ricalcando quella di qualche settimana fa quando era stata chiusa la circolazione tra comuni alle 14, così da permettere ai cittadini la possibilità di frequentare i negozi e i locali della propria amministrazione ma evitando loro di recarsi in altri borghi per evitare il più possibile che il virus circolasse. ''So che i sindaci delle città capoluogo stanno facendo una riflessione, noi non escludiamo di farne alcune nelle prossime ore. Per ora comunque non ho intenzione di firmare ordinanze''. Si pensa, piuttosto, a un provvedimento che rafforzi la zona gialla e che entri in vigore già nei prossimi giorni, prima ancora del weekend.
Intanto il Governatore prosegue per la sua strada per quanto riguarda la possibilità di acquistare dosi di vaccini autonomamente per rifornire i suoi cittadini ulteriormente rispetto a quanto previsto dal Paese e, quindi, dall'Europa. ''Come Regione - ha spiegato Zaia - abbiamo avuto i primi contatti con un paio di aziende. C'è stata data disponibilità immediata, ma è ancora tutto da verificare. Di certo ci sarebbe più disponibilità se comprassimo dei vaccini "non autorizzati", ma seguiremo ovviamente la via della legalità. E' vero - ha confermato il presidente del Veneto - che la Regione ha avuto dei contatti, nell'ambito della legalità totale, non in contrapposizione con il Governo ma nell'ottica di salvaguardare la salute dei nostri cittadini''.