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Zaia dà l’ok a una commissione d’inchiesta sul Covid, Ferrari: “Fugatti che aspetta? Serve un confronto costruttivo”
Ferrari chiede una commissione d’inchiesta sulla gestione trentina del Covid: “Zaia non ha esitato ad accordare un confronto democratico. Non vogliamo cercare colpevoli ma analizzare insieme gli elementi che si sono rivelati deboli nella nostra realtà sanitaria e promuovere innovazione organizzativa e gestionale”

TRENTO. Durante l’ultima conferenza stampa il presidente della Regione Veneto Luca Zaia si è detto favorevole all’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia in Veneto, così come chiesto a gran voce dalle opposizioni. “Nessuno ha mai vietato le commissioni d’inchiesta, in questo caso la richiesta non mi sorprende, anzi mi pare il minimo, dopo il dibattito che ne è scaturito”, ha detto Zaia. Il riferimento è a quanto affermato da Luciano Flor, direttore generale della sanità veneta, durante un servizio di Report andato in onda in Rai Tre dove ammetteva (a telecamere spente) di aver occultato lo studio sui test rapidi di Crisanti.
Le parole di Zaia però hanno fatto tornare in auge anche quanto avvenuto in Trentino, con le varie anomalie (mai spiegate) sui dati del contagio. Proprio per questo il Gruppo del Pd del Trentino è tornato a sollecitare il presidente della Pat Maurizio Fugatti affinché si decida “a confrontarsi con le minoranze nell’ambito di una commissione di indagine e studio sulla gestione della pandemia in Trentino”.
In particolare la capogruppo Dem Sara Ferrari afferma: “Il governatore Zaia non ha esitato ad accordare all’opposizione un confronto democratico su dati, processi gestionali, forza e debolezza dell’amministrazione regionale relativi all’emergenza sanitaria in Veneto. Non capisco perché allora il presidente Fugatti, che oltretutto ha una maggioranza meno schiacciante del suo omologo veneto (il 45% contro il 70% di Zaia), esiti ad accordare un confronto costruttivo in Consiglio sulle ragioni delle criticità emerse nel nostro sistema sanitario”.
Finora dalla Giunta sono arrivate solo risposte evasive alle domande di giornalisti e opposizioni. “Non vogliamo cercare colpevoli – precisa Ferrari – ma analizzare insieme gli elementi che si sono rivelati deboli nella nostra realtà sanitaria e promuovere innovazione organizzativa e gestionale”.