Elezioni, l'attacco dei Süd-Tiroler Freiheit a Giorgia Meloni e Svp: ''L'Alto Adige ha bisogno di un piano B per uscire dall'Italia''
Il partito fondato da Eva Klotz se la prende anche con la Svp: "Ha legato l'Alto Adige sempre più all'Italia e si è sottomessa a ogni provvedimento di Roma”

BOLZANO. “L'Alto Adige ha urgentemente bisogno di un piano B, di uno scenario di uscita dall'Italia”. A dirlo è il partito Süd-Tiroler Freiheit fondato da Eva Klotz attraverso le parole del consigliere provinciale Sven Knoll.
“100 anni fa, i fascisti presero il potere in Italia. Esattamente 100 anni dopo, l'Italia torna ad avere un governo neofascista, con un futuro presidente del Consiglio Meloni che definisce Mussolini il miglior politico di sempre. Questo sviluppo mostra chiaramente quanto sia incerto il futuro dell'Alto Adige con lo Stato italiano” continua in una nota Knoll che sottolinea anche come in uno scenario simile l'autonomia e i diritti delle minoranze non siano con il rischio che possano essere tolti in qualsiasi momento.
Ma i Süd-Tiroler Freiheit parlano anche di Svp e della sua “debolezza nella politica dell'autonomia” che, sempre secondo il partito di Eva Klotz, “invece di rendere l'Alto Adige indipendente dall'Italia passo dopo passo, la Svp ha legato l'Alto Adige sempre più all'Italia e si è sottomessa a ogni decreto di Roma”. Per Knoll La Svp ha ignorato il fatto che in Italia potesse salire al potere un governo ostile all'Alto Adige.
“Come ci si può – si chiedono i Süd-Tiroler Freiheit - difendere dagli attacchi di Roma se ci si vende come italianissimi e si annullano semplicemente i diritti fondamentali autonomi nel proprio Paese, come l'obbligo di essere bilingue nel sistema sanitario? Non ha senso
lamentarsi di un governo neofascista a Roma se poi voi stessi minate l'autonomia e non fate nulla per staccarvi dall'Italia”.
Per questo il partito di Eva Klotz spiega che l'Alto Adige ha urgentemente bisogno di un piano B, di uno scenario di uscita dall'Italia. “Se la Svp continuerà a dormire durante i preoccupanti sviluppi politici in Italia, domani ci sveglieremo con un ministro Urzì, un'autonomia ridotta e priva di significato e forse anche con un'Italia fuori dall'UE e dall'euro”.