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Terremoto nel Patt, in Regione simbolo unico con Progetto Trentino? Grisenti: ''Ci stiamo pensando. Sarebbe un primo passo istituzionale''. E sul centro: "Non esiste più"
Per il fondatore di Progetto Trentino il piano lanciato alle scorse elezioni con il Patt potrebbe anche portare alla "creazione di un terzo polo" alle prossime provinciali con un "proprio candidato presidente". Sull'Autonomia spiega: "In tanti se ne sono riempiti la bocca ma pochi hanno poi lavorato per coltivarla"

TRENTO. La spaccatura all'interno del Patt con la fuoriuscita dal partito dei consiglieri provinciali Michele Dallapiccola e Paola Demagri non sembra impensierire chi, proprio con le Stelle Alpine, ha un piano messo in campo a partire dalle scorse elezioni politiche. Stiamo parlando di Progetto Trentino e del suo fondatore, Silvano Grisenti.
“Quello che accade nel Patt non mi riguarda. Dico solamente che mi dispiace moltissimo che una forza politica come questa per l'ennesima volta debba rivivere sensazioni del genere”. Lo sguardo è rivolto però in avanti, verso le elezioni provinciali, e a livello istituzionale un passo per saldare l'accordo potrebbe arrivare a breve.
Una cosa è certa. Silvano Grisenti non guarda al centro. “Esiste – spiega a il Dolomiti – solo un progetto di una forza autonomista e popolare”.
Nei mesi scorsi si è parlato molto di un progetto che potesse in qualche modo riunire le varie anime di centro. Lei cosa ne pensa?
Non esiste più nessun centro. Esiste solamente una forza che guarda al Trentino e che può raccogliere persone con diverse sensibilità. Lo dimostra anche la storia di Progetto Trentino che sfido chiunque a mettere in discussione. Quello che si deve guardare sono i bisogni che hanno i trentini.
Lei crede che il terremoto avvenuto all'interno del Patt in questi giorni possa in qualche modo rendere la strada in discesa per il progetto comune che avete avviato?
Io non ho avvertito in tutti gli incontri che ho fatto con la dirigenza del Patt nessun tipo di difficoltà. Cosa sia successo al suo interno non lo so. L'unica che posso dire è che io non avevo avvertito particolari difficoltà.
Ma il progetto che avete messo in campo con il Patt guarda a destra?
Non guarda a destra e non guarda nemmeno a sinistra ma solo ed unicamente ai problemi della gente e all'Autonomia. Di questo tema tutti se ne sono riempiti la bocca ma pochi, poi, hanno lavorato per coltivarla. Ecco questo è il leitmotiv del nostro progetto.
Dice che nessuno ha coltivato l'autonomia. Nemmeno chi sta governando il Trentino?
Non mi permetto di giudicare gli altri dicono solo quello che faremo noi e che abbiamo fatto.
Però alla provinciali non bisognerà scegliere tra due coalizioni?
E chi lo dice? Ci potrebbe essere un terzo polo con i suoi candidati.
E quindi con un suo candidato presidente.
Certamente.
Il simbolo del Patt con la fuoriuscita dei consiglieri Demagri e Dallapiccola rischia di scomparire in consiglio regionale. A meno che non si presenti un simbolo unico con Progetto Trentino. Sarà così?
E' una delle eventualità sulle quali stiamo ragionando. Potrebbe rappresentare un primo passo istituzionale che dimostra ancora di più quello che stiamo facendo e la strada che vogliamo percorrere assieme.