Violenza contro le donne, Zanella: "La Provincia ripristini i corsi di educazione di genere nelle scuole. Se non si punta sulla prevenzione si è conniventi di questa strage"
La terribile tragedia legata al femminicidio Giulia Cecchettin riporta il tema sulla violenza di genere al centro del dibattito politico. Paolo Zanella (Pd): "La prima cosa che questa Giunta provinciale dovrebbe fare è ripristinare e rendere strutturali in tutte le scuole i corsi di educazione di genere, la corsa consiliatura si era aperta con la soppressione di queste attività"

TRENTO. "La prima cosa che questa Giunta provinciale dovrebbe fare è ripristinare e rendere strutturali in tutte le scuole i corsi di educazione di genere". A dirlo è Paolo Zanella, consigliere provinciale del Partito Democratico. "La scorsa consiliatura si è aperta con la soppressione di queste attività. Una decisione ideologica insensata, come alcune altre tra la cancellazione della quota fissa di bilancio per la cooperazione internazionale e i 10 anni di residenza come criterio per accedere all'edilizia pubblica e alle provvidenze sociali prese per segnare la differenza con chi governava prima".
La terribile tragedia legata al femminicidio Giulia Cecchettin riporta il tema sulla violenza di genere al centro del dibattito politico. "I corsi avevano lo scopo di decostruire gli stereotipi di genere - spiega Zanella - ridurre l'asimmetria di potere nelle relazioni tra ragazzi e ragazze e quindi insegnare una corretta relazione tra di loro".
Sospendendoli "ci si è assunta la responsabilità politica di negare un futuro diverso alle nuove generazioni", commenta Zanella. "Un futuro fatto di pari opportunità per entrambi e privo di prevaricazione e violenza nei confronti delle donne".
Il consigliere provinciale del Partito Democratico chiede così alla Provincia di ripristinare i corsi e avviare altre iniziative di prevenzione. "Altrimenti, se non si fa tutto quanto è nelle proprie possibilità per prevenire, invece di agire solamente a valle della violenza, si continua a essere conniventi di questa strage di donne", conclude Zanella.