Violenza contro le donne, "In Trentino i progetti ci sono, ma anche i genitori devono fare la loro parte". L'ex assessora Segnana con Fugatti al presidio di Non una di meno
Centinaia di persone hanno partecipato alla passeggiata rumorosa organizzata a seguito del tragico femminicidio di Giulia Cecchettin. Non una di meno ha chiesto a Fugatti di "riattivare i corsi di genere che ha cancellato invece di venire in piazza"

TRENTO. "Lo Stato, le Regioni, le Province, la scuola possono mettere a disposizioni gli strumenti ma non possono sostituirsi al ruolo fondamentale di educatore della famiglia". A dirlo l'ex assessora Stefania Segnana. "Dobbiamo domandarci quali valori stiamo trasmettendo ai nostri figli, che tipo di educazione stiamo dando loro, cosa possiamo, e dobbiamo, fare per aiutare i nostri figli a crescere con i valori del rispetto, dell’amore, della non violenza".
L'ex assessora con il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, si è presentata davanti a Sociologia per la passeggiata rumorosa attivata da Elena, la sorella di Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato. E "Non una di meno" ha chiesto al governatore di "riattivare i corsi di genere che ha cancellato invece di venire in piazza".
Per domani, martedì 21 novembre, è stato disposto un minuto di silenzio in tutte le scuole del Trentino. Ci deve essere l'impegno di tutti, ha spiegato il governatore, affinché tali episodi non trovino nuovo terreno fertile per insinuarsi nella nostra società (Qui articolo).
A intervenire, attraverso una nota, l'ex assessore. "Le opposizioni hanno poca memoria se dice che la prima Giunta Fugatti ha fatto poco o nulla. In questi 5 anni sono state approvate le Linee di indirizzo per la Prevenzione e il contrasto della Violenza sulle donne 2023/2024 e grande attenzione è stata posta alla formazione degli operatori. Questo è strumento fondamentale per rendere sempre più efficace e professionale il loro lavoro entrando in contatto con le donne vittime di violenza".
In quest’ottica la Provincia "sostiene e continua a organizzare con Tsm molti corsi di aggiornamento. Di particolare importanza è il corso rivolto agli insegnanti per formarli a cogliere comportamenti o segnali per una eventuale violenza subita o assistita: 'Prevenire, riconoscere e contrastare le violenze a scuola'. Abbiamo potenziato i servizi antiviolenza con il bando per un nuovo Servizio residenziale per il triennio 2024/2026, un nuovo Servizio centro antiviolenza per il triennio 2024/2026 e abbiamo continuato a promuovere la cultura delle pari opportunità presentando e portando avanti nuovi progetti. Si è posta molta attenzione anche agli interventi volti alla promozione e al recupero degli uomini autori di violenza".
E la consigliera provinciale della Lega spiega che ci sono i progetti ma anche i genitori devono fare la loro parte. "Il Servizio centro per uomini autori di violenza offre la possibilità a uomini che vogliono modificare il loro comportamento violento di intraprendere un percorso psico-educativo di gruppo. Agisce in un’ottica di prevenzione e di riduzione del rischio di nuovi comportamenti violenti e mette al centro del lavoro la sicurezza della donna. A metà legislatura abbiamo approvato l'Assegno di autodeterminazione destinato alle donne vittime di violenza prese in carico dal Servizio sociale territoriale. Le donne che siamo riuscite ad aiutare sono state 52 nel 2022 e 43 nella prima metà del 2023. previsto la costituzione di un gruppo interistituzionale con il compito di elaborare piani coordinati di supporto e protezione delle vittime nei casi di alto rischio", conclude Segnana.