Patt, Lorena Torresani lascia le Stelle Alpine e se ne va nell'Upt. Mentre in Vallagarina 50 dissidenti scrivono a Panizza
La candidata alle europee non si è sentita valorizzata: "Sono stata esclusa e questa decisione è meditata". In Vallagarina, dopo la rimozione di Cristiano Moiola dalla vicepresidenza del coordinamento dei circoli, la base si arrabbia

TRENTO. Le tensioni all'interno del Patt continuano e ieri all'interno della casa autonomista sono successe due cose, qualcuno da quella casa è addirittura uscito sbattendo la porta, qualcun altro non le ha mandate a dire e ha spedito all'indirizzo dei vertici delle Stelle alpine una lettera di fuoco.
A sbattere la porta e dare il suo addio al partito di Panizza e Rossi è stata Lorena Torresani, l'imprenditrice che nel 2014 era stata addirittura candidata alle Europee con Herbert Dorfmann, la donna più votata della lista autonomista alle elezioni comunali. Lascia il Consiglio provinciale del Patt, la sezione di Trento e il movimento delle donne autonomiste.
"Non è che sia successo nulla in particolare - spiega Torresani - ma da troppo tempo nei miei confronti c'è totale indifferenza. Dopo il mio sostegno alla linea di Mauro Ottobre al congresso sono stata definitivamente esclusa, e io che credevo che in un partito ci si potesse esprimere liberamente all'interno di un congresso".
Ma le incomprensioni sono partite da prima: "Ci sono rimasta male che da donna più votata nel Patt alle ultime elezioni comunali, sia stata preferita a me Marika Ferrari. Nulla contro di lei - precisa - ma io nel partito c'ero da dieci anni, lei da tre mesi. E poi guarda che fine ha fatto, anche lei sacrificata ed esclusa per far posto a un uomo".
Lorena Torresani, a proposito di donne, descrive un Patt incapace di valorizzarle: "Non solo io, che dopo la candidatura alla Europee, alle Comunali e dopo tutti gli anni di militanza sono stata letteralmente ignorata, ma penso a Sonia Leonardi, a Flavia Angeli, anche a Chiara Avanzo, messa lì e poi demansionata".
Ma quella di Torresani non vuol essere una lamentela, "no, io non ho perso la fiducia nella politica, l'entusiasmo non è mai venuto meno per il mio territorio. Soltanto - spiega - sarà indirizzato altrove, e per questo si è aperta una significativa interlocuzione con l'Upt". Lorena Torresani quindi lascia e passa dal Patt di Panizza all'Upt di Mellarini.
Questa la prima vicenda che ieri ha toccato le Stelle alpine. Un'altra è avvenuta in Vallagarina, dove trenta iscritti hanno firmato una durissima lettera all'indirizzo del segretario politico Franco Panizza, della presidente Linda Tamanini, al coordinatore del Patt lagarino Lorenzo Conci e a tutta la Giunta delle Stelle alpine.
"Nei mesi scorsi abbiamo assistito ad un sempre più progressivo svilimento della partecipazione rappresentativa della base, partecipazione svoltasi più sotto il profilo dell’apparenza che della sostanza - scrivono gli iscritti - e per questo motivo i firmatari di questa lettera, che rappresentano la maggioranza delle sezioni della Vallagarina, si sono riunite con autodeterminazione e libertà positiva ma anche con responsabilità e consapevolezza, per discutere in merito ad alcuni fatti accaduti, nonché per rappresentare il proprio libero pensiero che viene riassunto e condiviso all’unanimità in questo documento politico".
Il fatto contro cui si muovono i firmatari è la rimozione di Cristiano Moiola dal ruolo di vicecoordinatore dei circoli lagarini, decisione "assunta da Lorenzo Conci in modo del tutto arbitrariamente ma con l'avvallo del segretario Franco Panizza". Fatto che non sarebbe avvenuto secondo le regole statutarie e sarebbe stato commesso in spregio alle regole interne. Una decisione politica, insomma, per le "frizioni" che nei mesi precedenti si erano create tra il Patt provinciale e il circolo di Mori di cui Moiola a ai vertici.
I firmatari di questo documento "contestano formalmente l’operato del coordinatore d’ambito Lorenzo Conci, il quale ha violato le norme statutarie tenendo un comportamento contrario ai doveri della carica ricoperta, per le ragioni sopra spiegate". Per questo "Chiedono la convocazione urgente di una nuova assemblea d’ambito della Vallagarina nella quale procedere alla elezione di un nuovo coordinatore e del vice coordinatore della Vallagarina nel rispetto dello Statuto di autonomia".
Un'autoconvocazione di dissidenti che appellandosi alla democrazia interna delle Stelle alpine e con lo Statuto in mano chiedono la convocazione ufficiale della base. Un'intenzione che non potrà di sicuro essere ignorata considerando la lunga lista di nomi che segue il documento. Ci sono rappresentanti della sezione di Mori, Rovereto, Avio, Vallarsa e Besenello, consiglieri comunali e circoscrizionali.