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Ciclabile Povo-Villazzano, i sobborghi si mobilitano, già mille firme per la petizione popolare
Questo piano era già stato approvato nel 2014 da circoscrizioni e amministrazione comunale. Studio esecutivo praticamente pronto e finanziamenti stanziati, ma non si è fatto nulla. Questa volta il progetto riparte dal basso

TRENTO. La collina est di Trento si muove, a piedi e in bici. Il Comune di Trento ha dato il via libera per predisporre una mappatura aggiornata dei sentieri tra le località Grotta di Villazzano e Borino di Povo, ma non è l'unica novità tra i sobborghi. Sono già, infatti, oltre mille le firme raccolte in circa un mese per il progetto 'A scuola in bici sicuri'.
Questo piano, in realtà, era già stato approvato nel 2014 dalle circoscrizioni, ma anche dall'amministrazione comunale. Studio esecutivo praticamente pronto e finanziamenti tramite il Fut-fondo unico territoriale stanziati: tre milioni e mezzo per la pista ciclopedonale di tre chilometri per collegare Povo e Villazzano, ma soprattutto la scuola media Pascoli. Ma poi tutto si è inceppato e quelle risorse sono finite su altre opere considerate più urgenti.
Ora il progetto riparte dal basso. Alcuni genitori, capeggiati da Lorenzo Bolzon di Povo e Andrea Tarter di Villazzano, si sono riuniti nel comitato 'A scuola in bici sicuri' per rilanciare questa idea del collegamento ciclopedonale.
"I progetti - spiega Lorenzo Bolzon - ci sono e ormai è necessario collegare la scuola e i sobborghi. Questa possibilità piace ai cittadini e dopo le elezioni siamo pronti a presentare la petizione all'amministrazione comunale".
Oltre mille firme già raccolte esclusivamente tra residenti e domiciliati a Povo e Villazzano, che si uniscono e superano campanilismi, per un progetto in grado di coinvolgere l'intera comunità, dalla ViPo al Marzola, senza dimenticare le associazioni locali come Kaleidoscopio, Gas e Baobab, ma anche gli esercizi commerciali presenti nei sobborghi, dove è possibile trovare il modulo da sottoscrivere.
"Il problema - evidenzia Andrea Tarter - è soprattutto lungo via Valnigra: il traffico è molto sostenuto e gli automobilisti vanno veloci. Nelle ore di punta, si entra o esce da scuola si registrano le criticità maggiori. La pista ciclabile sarebbe facile e permetterebbe ai nostri figli di raggiungere in sicurezza l'istituto, ma anche agli anziani per una passeggiata tranquilla".
Un progetto attuale per una città che ritiene la mobilità sostenibile un punto fermo e un percorso che un domani potrebbe collegarsi direttamente alla rete della Valle dell'Adige.
"Questo intervento - prosegue Tarter - potrebbe valorizzare Villazzano e Povo, ma anche gli abitati limitrofi come Oltrecastello e San Rocco. L'obiettivo è raggiungere le 1.500 firme entro il 10 marzo".
Il progetto originario è diviso in sei lotti. Un percorso di quasi tre chilometri che costeggia la strada provinciale dalla rotatoria di Villazzano all’altezza della stazione ferroviaria della Valsugana e che sale fino a Villazzano in via Valnigra fino ai campi da calcio di Gabbiolo attraverso via della Cros e via Znojmo per collegarsi alla scuola.
"Nei prossimi giorni - aggiunge Bolzon - organizzeremo una presentazione alla commissione dell'Istituto comprensivo Trento 1 in quanto anche la Consulta dei genitori è interessata a appoggiare questa petizione".