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Da 'desgropar' alla 'gamèla', il Dizionario di dialetto valsuganotto è anche digitale grazie all'Ecomuseo
L'associazione storico-culturale della Valsugana ha reso disponibile gratuitamente e accessibile a tutti l'opera che raccoglie le voci e i modi di dire della valle, ormai a rischio estinzione. L'obiettivo è quello di "creare un circolo virtuoso"

VALSUGANA. Un'eredità di enorme valore, ora disponibile anche online, nata dalla volontà di "creare un circolo virtuoso, producendo informazioni che ci tornano indietro e che ci permettono di estendere la conoscenza". Così il presidente dell'Ecomuseo della Valsugana e dell'associazione culturale Circolo Croxarie Andrea Tomaselli. Come tutte le cose, ciò che ti è stato dato o prestato "bisogna darlo de volta", deve essere restituito.
L'Ecomuseo della Valsugana ha il merito di aver caricato in rete, tra gli altri progetti, il Dizionario del dialetto valsuganotto (Qui il link per consultarlo gratuitamente). Proprio per tutti: da chi, di dialetti trentini, "no 'l capisse n'aca", per chi ha "la crapa dura", fino ai massimi esperti o a chi è andato "su l’aisimpon", è emigrato all'estero per motivi di lavoro.
Un patrimonio unico, che altrimenti sarebbe destinato "a finir su l’ass de le perseche" (andare in malora, finire, ndr). L'Ecomuseo, attivo nell'archiviazione e nella messa a disposizione di documenti storici e fotografie che riguardano specialmente la Valsugana, ha il merito di aver intuito l'importanza della condivisione a livello digitale. Per tenere viva la memoria, non c'è strumento più utile di internet, accessibile a chiunque e ovunque.
Il Dizionario di dialetto valsuganotto nasce "come gioco della memoria, nulla di più che quella voglia di fissare suoni e ricordi che hanno rappresentato la colonna sonora del tempo di una vita e dei suoi rapporti, innanzitutto e soprattutto con l’ambiente familiare".
La lingua dei nonni che, in qualche modo, è ancora viva nelle valli seppur leggermente italianizzata. Ci sono parole e modi di dire che oggi sono desueti ma che costituiscono una colonna portante del patrimonio linguistico del nostro territorio e che vanno riscoperti. "Nessuna base di stringente accademismo dunque: il materiale raccolto è quello udito nella seconda metà del secolo scorso e in buona parte udibile anche oggi e ancora vivo". Certamente "i g'ha avù 'l so dafàr", e non poco.
Ogni parola dialettale viene contestualizzata in espressioni e modi di dire che la rendano più facile da comprendere. Nel dizionario, curato dall'autore Gianni Gentili, ogni voce è accuratamente spiegata dal punto di vista etimologico. Sono illustrate anche le similarità con i dialetti vicini, quello veneto e quello friulano.
"Ci occupiamo di queste cose - spiega il presidente Tomaselli - da anni. L'idea è scaturita da uno studio nato precedentemente (la versione cartacea del dizionario è già disponibile in varie biblioteche del Trentino, ndr), che ora, finalmente, lo mettiamo a disposizione online. In seguito ai rapporti intrattenuti con la casa editrice trentina Silvy, siamo riusciti a trasferire tutta questa conoscenza sul nostro sito".
Sono tanti i progetti di questo genere dai quali l'Ecomuseo valsuganotto ricava grandi soddisfazioni. "Con il progetto 'Memoria' siamo riusciti a caricare oltre cinquanta libri, creando una notevole biblioteca digitale, che viene largamente utilizzata. 'Istantanee di comunità' raccoglie invece oltre diecimila foto, tutto il materiale fotografico raccolto negli ultimi decenni'. Un valore storico e culturale inestimabile, ora disponibile a tutti, grandi e piccoli, vicini e lontani.