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Vaccini, un gruppo di genitori lancia una raccolta firme per togliere l'obbligo
Tra gli obiettivi del gruppo quello di ricevere una corretta informazione, ma anche di vigilare sui contenuti dei vaccini e avere maggior sicurezza, così come attenzione agli esami pre-vaccinali e i test anticorpali

TRENTO. Un gruppo di genitori dell'Alto Garda, che si allarga però anche a altre zone del Trentino, ha lanciato una raccolta firme popolare per la libertà vaccinale. Una petizione che scade il prossimo 2 agosto e che può essere sottoscritta ai diversi uffici comunali (Qui info).
Un dibattito ancora caldo, in attesa delle linee guida del nuovo Governo gialloverde e le eventuali disposizioni a livello provinciali.
Tra gli obiettivi del gruppo quello di ricevere una corretta informazione, ma anche di vigilare sui contenuti dei vaccini e avere maggior sicurezza, così come attenzione agli esami pre-vaccinali e i test anticorpali.
Il gruppo di genitori chiede maggiore chiarezza se le componenti del vaccino possono essere rischiose, soprattutto per un bimbo di pochi mesi, e verificare le immunità già presenti, ma anche la copertura alle malattie, necessario a escludere l'ipotesi che una persona immunizzata da vaccino sia effettivamente coperta.
La raccolta firme riprende una proposta di legge di iniziativa popolare del 2007 per la sospensione dell'obbligo vaccinale per l'età evolutiva e si rifà all'esperienza della Regione Veneto.
In questo caso il percorso veneto prevede la scelta di sospendere l’obbligo di vaccinazione per gestire un’offerta che ha comunque indotto la popolazione regionale a vaccinarsi e far vaccinare i propri figli.
Questo senza vincoli legislativi. Un esperimento normativo di 10 anni. La Regione Veneto, nella totale libertà vaccinale, ha mantenuto coperture vaccinali adeguate e in linea con quelle nazionali. Il gruppo di genitori crede che la sperimentazione veneta abbia ottenuto i risultati desiderati e quindi potrebbe essere estesa a livello nazionale.
Nel frattempo però il governo ha motivato l’adozione del decreto nel 2017 in ragione di un calo delle vaccinazioni, a pregiudizio della cosiddetta “immunità di gregge”, una forma di protezione generale indiretta che si verificherebbe con la vaccinazione di una parte significativa di una popolazione maggiore a circa il 95%.
Riprendendo quanto avvenuto in Veneto, il gruppo di genitori evidenzia come in Europa ci sono nazioni dove la copertura vaccinale è molto più bassa e comunque diversa che in Italia, e dove alcune vaccinazioni rese obbligatorie nel nostro Paese non sono neppure contemplate tra quelle facoltative, senza che nessuno abbia sentito l’esigenza di assumere una misura così stringente.
Un disegno di legge che prevede comunque il ripristino dell'obbligo vaccinale in caso di epidemie accertato dal Iss. In questo caso il Ministero della salute potrebbe disporre della sospensione del provvedimento e con raggio d'azione circoscritto alle zone interessate dai focolai e solo riguardo alle malattie per cui è stata accertata l'emergenza.