Neve in Trentino, febbraio oltre la media del mese: ''Siamo già al 63% in più di precipitazioni, ma compensa solo in parte la siccità di dicembre e gennaio''
La perturbazione di inizio febbraio compensa dicembre e gennaio caratterizzati dalla quasi assenza di precipitazioni. Rizzonelli di MeteoTriveneto: "Inizialmente freddo in quota, poi nel pomeriggio di venerdì è entrata aria calda da sud ovest in quota e inversione termica, con riscaldamento in particolare sui settori meridionali e orientali, con pioggia a 1.600 metri in Valsugana e neve in città a Trento"

TRENTO. Un accumulo di pioggia o neve sciolta già oltre i valori medi dal 1921, da quando sono disponibili i dati. "Se smettesse di piovere - commenta Giampaolo Rizzonelli di MeteoTriveneto (Qui il profilatore di MeteoTriveneto) - comunque questo mese risulterebbe già più piovoso della media per il 63%".

La stazione di MeteoTrentino ha, infatti, registrato un accumulo di 81,4 millimetri e supera il valore medio per il mese, fermo a circa 50 millimetri. "Questo però - dice l'esperto - segue un gennaio con un accumulo di solo 6 millimetri a fronte della media di 50 millimetri e dicembre a soli 7 millimetri contro una media di 64 millimetri per il mese".

Come da previsione, dopo alcuni accenni del giovedì, la perturbazione si è materializzata nel primo pomeriggio di venerdì scorso. Una fitta e intensa nevicata sul territorio provinciale da causare disagi alla viabilità, rete ferroviaria compresa, incidenti, valanghe e la conseguente bufera politica sull'A22 (Qui articolo).

"La temperatura - prosegue Rizzonelli, il quale ha analizzato di dati di MeteoTrentino e MeteoTriveneto - ha iniziato a salire venerdì per l’arrivo di aria calda da sud-ovest. In questi casi la colonna d’aria sopra la Valle dell’Adige, la Val di Non e la Val Rendena, tende a subire molto meno questo riscaldamento. Il tutto è evidente dai profili verticali alle 16.30: si vede come la temperatura in Valsugana si sia alzata di parecchi gradi per portare pioggia fino a 1.600 metri, mentre la neve è continuata a scendere a Trento, in particolare nella parte settentrionale della città. Evidente la differenza tra la zona a nord del Doss Trento, oggi ancora innevata e quella a sud".
L’aumento della temperatura di venerdì è certificato inoltre dalle rilevazioni della stazione di MeteoLevicoTerme posizionata ai 1.390 metri del Compet a Vetriolo. "La temperatura durante la giornata - aggiunge l'appassionato di meteorologia - nel corso delle precipitazioni è aumentata di 8 gradi, passando da -5 gradi alle 2.24 di mattina a +3,1 gradi poco prima della mezzanotte. Tra venerdì e sabato si è avuta l'inversione termica: molto più caldo a 1.500 metri rispetto a 500 metri proprio per l’afflusso in quota di aria calda".

Solamente nella notte tra sabato e domenica si è assistito ad un calo termico, tanto che la neve ha raggiunto nuovamente all’alba di domenica alcuni fondovalle, come ad esempio Levico Terme. I nivometri automatici di Meteotrentino hanno rilevato gli accumuli di queste nevicate, sul Presena a 2.852 metri si passa dai 200 del 31 gennaio ai 300 centimetri del 3 febbraio, quindi a 1.775 metri di Malga Zeledria a Pinzolo da 30 a 120 centimetri, mentre sul Grostè a 2.258 metri da 60 a 150 centimetri.

"Le perturbazioni - conclude Rizzonelli - che hanno raggiunto la nostra provincia in questo inizio di febbraio hanno portato buoni accumuli nevosi e di pioggia per finalmente compensare in parte la siccità, che ha caratterizzato i mesi di dicembre e gennaio. Basta ricordare che l’ultima nevicata era stata rilevata tra il 19 e 20 dicembre e che per 38 giorni, fino al 27 gennaio, non c’erano state precipitazioni" (Qui articolo).