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Coronavirus, il sondaggio: il 30% dei clienti chiede alle escort se ha il Green pass o se è vaccinata, il 42% delle professioniste richiede la certificazione verde

I clienti sono più attenti alle recensioni. E' diminuita la sensibilità al prezzo, ma è calata la frequenza di incontri: "Le persone in questo momento di incertezza vogliono più informazioni prima di chiamare una escort, per cui un profilo curato, aggiornato e con recensioni ha più successo di un annuncio di poche righe senza garanzie"

Pubblicato il - 14 settembre 2021 - 23:03

TRENTO. Il 30% dei clienti chiede sempre alla escort il Green pass o se è vaccinata, il 29% lo chiede solo se non la conosce, mentre il 42% dichiara che le professioniste a volte chiedono la certificazione verde. Questa un'analisi di Escort advisor, la piattaforma che indicizza gli annunci pubblicati sui principali siti di settore in Italia.

 

In Italia l’87,9% della popolazione è stato vaccinato. Tra loro ci sono anche le escort e i loro clienti, che tra vaccinazione e Green pass si sono adattati all’attuale situazione Covid anche durante gli incontri.

 

Inoltre molte escort hanno iniziato a segnalare sui profili il possesso della certificazione verde o l'avvenuta vaccinazione per tranquillizzare i clienti. Per esempio, si legge sul profilo Escort advisor di Arianna di Bologna: "Solo clienti con Green pass. safe sex per me, per voi e per i vs cari... non scrivetemi se non siete nello stesso mood. Sono vaccinata grazie al mio lavoro principale, attestabile attraverso il fse". Così anche Victoria di Verona: Benvenuto, sono una donna elegante, socievole con buon gusto e personalità. Vaccinata contro il covid per passare i nostri momenti di puro relax"

 

E Samantha di Parma: "Sottoposta al vaccino ho il Green pass, mi presento". Un altro esempio è Regina di Salerno: "Effettuo tamponi periodici di controllo per tutelare la salute di tutti e sono vaccinata contro il Sars-Covid. Dotata di termoscanner all'ingresso e gel disinfettante".

 

Dal sondaggio risulta che i clienti delle escort non rinunciano agli incontri, ma cercano il più possibile di tutelarsi. Infatti, alla domanda "Rispetto a prima del Covid-19, a cosa poni più attenzione ora?" Risulta che avere più informazioni possibili da altri (37%) o trovare foto credibili e veritiere (30%) siano le cose più importanti. 

Questa tendenza è confermata anche dalla quantità di recensioni che vengono scritte e consultate. Ogni giorno su Escort advisor si trovano in media 20.000 escort con recensioni, attive nella propria città e recensite dagli utenti. Circa il 70% delle escort che si pubblicizzano online in Italia ha almeno una recensione su Escort advisor, in alcune province anche il 90%. 

Alla domanda "Adesso cosa mi fa sentire sicuro durante un incontro con una escort?". Fare il vaccino (31%) è la risposta più diffusa, seguita da leggere prima informazioni di altri come le recensioni (29%) e frequentare solo escort vaccinate (20%). Anche indossare (7%) e fare indossare la mascherina durante gli incontri (3%), con la preferenza verso servizi e posizioni più sicure (9%) rendono gli incontri più protetti. Il 44% dei partecipanti al sondaggio ha anche dichiarato che pone meno attenzione al prezzo delle prestazioni in favore della qualità.

 

"Le persone in questo momento di incertezza vogliono più informazioni prima di chiamare una escort, per cui un profilo curato, aggiornato e con recensioni sta avendo più successo di un annuncio di poche righe senza garanzie – commenta Mike Morra, fondatore di Escort advisor – a sostegno di questa tendenza c’è il fatto che Escort advisor ha raggiunto i 3 milioni e 500 mila utenti unici mensili". 

 

Anche la frequenza degli incontri è cambiata. Coloro che incontrano le escort 1-3 volte l’anno, prima del Covid erano il 21%, mentre oggi sono il 32%. Tendenza simile per chi cerca appuntamenti 4-6 volte l’anno dal 18% al 20%. Sono diminuiti, invece, gli utenti che incontrano le escort più volte al mese scendendo dal 25% pre-Covid al 17% di oggi. Così come sono calati gli incontri più frequenti, cioè una volta alla settimana (dal 6% al 4%) e più volte a settimana (dal 3% al 2%).

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