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La storia di “Nico” Bassetti il trentino che combatté con Napoleone III e fondò una città in Algeria. Ambrosi: “Merita di essere ricordato”
Fratelli d’Italia ha presentato una mozione per riconoscere a Domenico Andrea Bassetti il titolo di “trentino onorario”. Ecco chi era “Nico” l’irredentista che contribuì a fondare una città in Algeria ma che ebbe un tragico destino

TRENTO. Domenico Andrea Bassetti, “Nico” per tutti, si chiamava così l’irredentista trentino che morì il 21 aprile 1871 a Palestro, cittadina che contribuì a fondare in Algeria e che oggi prende il nome di Lakhdaria. Oltre al nome della città di Palestro però, anche la memoria dello stesso Bassetti rischia di andare perduta. Proprio per questo da Fratelli d’Italia è stata lanciata una mozione per riconoscere all’irredentista il titolo di “trentino onorario” e per far conoscere la sua storia nelle scuole.
“La memoria del nostro passato è uno strumento imprescindibile per permetterci di comprendere il presente”, afferma la consigliera provinciale Alessia Ambrosi che aggiunge: “Figure come quella di Bassetti meritano un adeguato riconoscimento, non solo per il doveroso ricordo di un eroe trentino e patriota irredentista italiano, ma anche in memoria delle numerose famiglie partite dalle Valli per cercare fortuna e per dare un futuro migliore ai propri figli”.
Ad ogni modo, la storia di Bassetti vale la pena di essere raccontata da principio. Originario di Lasino “Nico” lasciò il Trentino nel 1859, allora territorio austriaco, per arruolarsi come volontario tra fila delle truppe piemontesi che, assieme a quelle francesi di Napoleone III, parteciparono alla seconda guerra d’indipendenza. L’irredentista prese parte alla battaglia di Palestro, da cui prenderà il nome la città che contribuì a fondare in Algeria nel 1867 e dove emigrarono diverse famiglie trentine.
Infatti, per via delle sue idee, dopo la seconda guerra d’indipendenza Bassetti non poté fare ritorno in Trentino e per questo scelse di arruolarsi nella legione straniera francese. Bassetti sarà quindi nominato sindaco di Palestro. La storia della piccola cittadina abitata da coloni si interruppe bruscamente nel 1871 durante una rivolta delle popolazioni berbere che costò la vita a Bassetti e a parte della popolazione.
Domata la cosiddetta rivolta dei Cabili, la Francia dedicò persino un monumento a Bassetti. Nella statua “Nico” fu raffigurato mentre tentava l’ultima difesa della sua Palestro, il monumento sarà poi rimosso dopo l’indipendenza algerina. Di questa statua ne esiste una copia che ora si trova a Lasino.