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Primo giorno di scuola per i bimbi ucraini a Brentonico: il benvenuto con una sacca e un quaderno con colori: ''Grande sensibilità di tutta la comunità''
Una giornata di inserimento all'istituto comprensivo di Brentonico per i bambini provenienti dall'Ucraina. Diverse le iniziative e molti gli enti coinvolti per l'accoglienza e l'ospitalità dei profughi in fuga dalla guerra

BRENTONICO. Primo giorno di scuola in Trentino per alcuni bambini provenienti dall'Ucraina. Una giornata di inserimento all'istituto comprensivo di Brentonico. Salutati da un "Benvenuto" in italiano e in cirillico, i piccoli hanno, inoltre, ricevuto in dono con la collaborazione dei Docenti senza frontiere una sacca e un quaderno con colori.
"E' stato un primo approccio e in queste ore viene anche definito un orario delle lezioni. C'è stata un'ottima collaborazione tra l'assessorato politiche sociali, associazioni, protezione civile e sicurezza guidato da Marco Mazzurana, quello della cultura e istruzione con Cecilia Nubola e dirigente scolastica dell'istituto Enrica Rigotti. Una condivisione - spiega Dante Dossi, sindaco di Brentonico - per garantire, per quanto possibile, un ritorno alla normalità ai bimbi".

Una decina di bambini è stata accolta dai docenti e da alcuni genitori, un piccolo tour con l'aiuto di alcune facilitatrici di lingua per conoscere l'edificio e per vedere gli spazi. Nei prossimi giorni i ragazzi entreranno nelle aule per seguire le lezioni e per riprendere l'attività scolastica. "Viene organizzato anche un corso di italiano aperto a tutti - aggiunge Dossi - ma soprattutto rivolto ai profughi ucraini per superare la barriera linguista e agevolare la socialità".

A seguito dell'aggressione militare della Russia con l'invasione dell'esercito del Cremlino, fin da subito il Trentino si è attivato in una gara di solidarietà: l’invio in Ucraina di generi di prima necessità e di medicine e l’accoglienza dei rifugiati, in gran parte donne e bambini, in strutture pubbliche e appartamenti privati. La colonna mobile della Protezione civile intanto è pronta per partire alla volta della Moldavia per realizzare un campo di accoglienza da 500 posti (Qui articolo); nonostante sia il Paese più povero dell'Europa, Chisnau ha aperto le porte ai profughi e ora si trova in difficoltà (Qui articolo).

Ma tante sono le iniziative avviate nelle ultime settimane anche in forma privata per sostenere la popolazione ucraina. Oltre a donazione e raccolte di beni, Brentonico si è attivata, per esempio, anche per l'accoglienza. Il Comune si è proposto come ente di coordinamento delle varie iniziative promosse da associazioni, enti e privati.
Il Comune di Brentonico è intermediario con Cinformi per le pratiche relative agli arrivi di cittadini ucraini, nonché per l’utilizzo dei servizi sanitari. L’Apsp effettua i tamponi a tutti i profughi ucraini in arrivo sull'Altipiano. Anche i privati hanno riposto positivamente con la messa a disposizione di appartamenti e in questo caso all’affittuario vengono pagati i costi relativi alle utenze, grazie alle donazioni che verranno effettuate alla Caritas di Brentonico.
I versamenti delle donazioni dovranno essere fatti sul conto corrente della Caritas di Brentonico specificando la causale “Raccolta aiuti per Ucraina” (Iban: IT26V0801634420000027421377). Il denaro verrà usato per pagare le utenze degli alloggi che i privati danno in uso gratuito alle famiglie; con le donazioni rimanenti verranno acquistati beni di prima necessità.
Inoltre, il circolo Arci Ugo Winkler è in campo per organizzare delle attività ludico didattiche per i bambini e i ragazzi. Continua poi la raccolta di alimenti (esclusa pasta) tramite la profumeria Bellavita di Elena Kardash in collaborazione col circolo Arci e il gruppo Ana Brentonico. Tramite la Farmacia Ottaviani procede la raccolta dei farmaci, mentre alla Famiglia cooperativa si raccolgono beni di prima necessità. Per i trasporti dei beni si è resa disponibile la Croce Rossa Italiana di Brentonico.
"Il Comune cerca di coordinare le varie attività ma c'è una grande condivisione e tanta sensibilità di tutta la nostra comunità", conclude Dossi.