Suoni 'intrappolati' nelle anfore e 'spazi musicali' inediti: Brian Eno a Trento (VIDEO) presenta le sue nuove installazioni. “Più felice d'essere europeo che inglese oggi”
Sono tre in tutto le installazioni sonore che Brian Eno, uno dei più importanti artisti e musicisti della nostra epoca, ha inaugurato questa mattina (19 agosto) al Castello del Buoncosiglio. 'Three installations for Buonconsiglio' il titolo dell'opera, realizzata da Eno insieme all'installazione 77 Milion Paintings for Beseno a Castel Beseno nel contesto del progetto “Brain Eno x Trentino”, organizzato dal Centro servizi culturali Santa Chiara

TRENTO. Dai Giardini di Magno Palazzo i suoni cercano di fuggire dalle anfore nei quali sono 'intrappolati', nella Sala dei Vescovi le note corrono tra volti che mutano pixel per pixel dando vita a 36mila visi 'inediti' mentre dai quattro angoli del Cortile dei Leoni un'eterea voce femminile riempie lo spazio del giardino pensile: il Castello del Buonconsiglio a Trento risuona della musica di Brian Eno. Il famoso artista e musicista ha inaugurato questa mattina (19 agosto) tre installazione sonore per il maniero del capoluogo all'interno del progetto “Brian Eno x Trentino”, che comprende anche una serie di opere-video che illumineranno le facciate di Castel Beseno. L'iniziativa, fortemente voluta dalla Pat e organizzata dal Centro servizi culturali Santa Chiara, animerà il Castello del Buonconsiglio fino a novembre, mentre gli appuntamenti a Castel Beseno continueranno il venerdì ed il sabato fino al 10 settembre.
Eno, che dagli anni '70 ha scritto la storia della musica tra i suoi album solisti e le collaborazioni con mostri sacri come David Bowie, Talking Heads, John Cale, U2, Devo e molti altri ancora, ha esordito parlando del Trentino come di “uno dei luoghi più belli che io abbia mai visto”, di un'area “unica” in Europa e assicurando che tornerà a Trento "in vacanza" . “Sono inglese – ha continuato l'artista – ma diversamente da tanti miei connazionali mi sento europeo, e sono più felice nel definirmi europeo che non inglese. Da ragazzo in Inghilterra sentivo battute sugli italiani, sul caos del paese e della politica; arrivando in Italia, ho visto Trento, una città che funziona e che lavora, e tanta gente felice, allora penso che forse abbiamo sbagliato noi”.
Le opere sono dislocate in posizioni strategiche in tutto il maniero, offrendo ai visitatori un flusso dinamico di suoni e visioni integrate negli scenari che animeranno fino al 6 novembre. Si comincia dal piano terra, dai Giardini del Magno Palazzo, con un'audio-scultura site-specific, evoluzione dei classici 'Speaker Flowers' originariamente destinati agli spazi interni. I tre brani originali, ha spiegato Eno: “Sono intrappolati in tre vasi di terracotta, ed è come se cercassero di sfuggire all'esterno”. A Trento, ha spiegato l'artista: “Ho lavorato molto sui luoghi e sugli spazi, da un piccolo studio all'interno del Castello del Buonconsiglio, ragionando su ciò che mi interessa indagare: la relazione tra la musica e lo spazio e su come la musica possa 'creare' lo spazio stesso”.
Nel cortile del Castello, ha detto Eno, i visitatori potranno trovare il primo esempio “di un nuovo tipo di musica che, nella mia mente, chiamo 'long song', nella quale la musica ambient incontra la voce. E' la prima volta che offro questo tipo di esperienza”. Al primo piano invece, quattro altoparlanti posizionati strategicamente all'interno del Cortile dei Leoni diffondono nello spazio del giardino pensile 'Music for Cortile dei Leoni', installazione audio con musiche originali, dove per la prima volta compare la voce della figlia più giovane di Eno, composte dall’artista appositamente per il progetto. Al terzo piano poi, nella Sala dei Vescovi, trova dimora Face to Face, ultima opera (in termini cronologici) nell'esplorazione di schemi casuali e possibilità di combinazione condotta da Eno per produrre opere d'arte inaspettate e insolite. Il tema in questo caso, ha detto l'autore: “E' il passaggio tra la vita e la morte”. L'opera nasce da un piccolo gruppo di fotografie di volti reali: 18 persone realmente esistenti, ciascuna catturata in una singola fotografia. E riflette sul concetto di “andare e venire” legato ai cicli della vita. Grazie a un software appositamente sviluppato, l'immagine passa lentamente da un volto reale a un altro, in un processo di cambiamento pixel per pixel, generando una lunga catena di "nuovi esseri umani", nella quale persone che non sono mai esistite realmente incrociano altri esseri umani, al ritmo di 30 ogni secondo. In questa versione sono nati 36.000 nuovi volti.

Presenti all'inaugurazione anche la deputata Martina Loss, che ha portato i saluti del presidente Fugatti, l'assessora comunale Elisabetta Bozzarelli, che ha parlato della “grande occasione” che il lavoro di Eno rappresenta per la città di Trento, il presidente del Centro Servizi Culturali Santa Chiara Sergio Divina e la direttrice del Castello del Buonconsiglio Laura dal Prà. A Castel Beseno andrà invece in scena una spettacolare installazione audiovisiva su larga scala: 77 Million Paintings for Beseno, adattamento specifico ed espansivo dell'omonima opera di Eno, una delle più popolari realizzate dall'artista. Eno ha infatti scelto le maestose Mura Est di Castel Beseno come 'tela' sulla quale animare le infinite combinazioni visive della sua opera più celebre, concepita come 'musica visiva'.

“Una delle cose che mi attira fortemente dell'arte generativa – spiega Eno – è l'idea che si tratti di una cosa così grande, con così tante variazioni, che nemmeno l'artista può (pre)vedere tutte le possibilità. Fin dai miei primi esperimenti con la luce e il suono, alla fine degli anni Sessanta, non ho mai smesso di essere affascinato dai risultati sorprendentemente intricati, complessi e imprevedibili prodotti da semplici sistemi deterministici. Dalla semplicità nasce la complessità. Questa è per me l'idea più incredibile della teoria dell'evoluzione e della cibernetica. John Cage una volta disse: "La funzione dell'arte è imitare la natura nel suo modo di operare" e questo è stato un obiettivo per me durante tutta la mia vita lavorativa”. Le proiezioni si potranno ammirare ogni venerdì e sabato, dal 19 agosto al 10 settembre 2022.