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Una nuova collezione firmata 'Cembra' con 5 vini per valorizzare il territorio: “Con pendenze estreme necessarie fino a 1000 ore di lavoro per ettaro all'anno”
Cembra Cantina di Montagna, ha portato sul mercato quest'anno cinque nuovi vini: una linea che interpreta la volontà della cantina di valorizzare il proprio territorio nel suo complesso, raccontando altitudini, pendenze estreme e suoli porfirici in una serie di eleganti vini monovitigno

TRENTO. La cantina di montagna “rinasce”: da 'Cembra' arriva una nuova gamma, per raccontare la storia di un territorio antico tra altitudini, pendenze estreme e suoli porfirici in una serie di eleganti vini monovitigno. Dalla storica cantina cooperativa (che si identifica da 70 anni nella Valle di Cembra) per il 2022 arriva una collezione di 5 nuovi vini.
L'intento, dice Cembra Cantina di Montagna, è interpretare in maniera ancor più fedele questo territorio dal profilo eccezionale per suoli, clima e altitudine, un territorio che vuol far sentire sempre più la sua voce nel panorama del vino italiano. Con questo obiettivo, la cantina si presenta sul mercato con un’immagine e una collezione di vini completamente rinnovata. Gli ambasciatori di questo nuovo corso sono cinque vini: Müller Thurgau 2020, Chardonnay 2020, Riesling 2020 e il Pinot Nero 2019 insieme al Trentodoc Oro Rosso di Chardonnay in purezza, nella versione Pas Dosé Riserva 2017.
Nella Valle di Cembra i vigneti sono curati da generazioni di viticoltori e 'ricamati' da oltre 700 chilometri di muretti a secco. Le piante crescono tra i 500 e i 900 metri di altitudine e affondano le loro radici nel porfido rosso, che dona ai vini una grande personalità. Con il 2022, Cembra Cantina di Montagna ha deciso di cambiare marcia e intraprendere un'ulteriore evoluzione nella direzione della qualità.
“Alla base c’è una profonda consapevolezza del valore del territorio nel suo complesso – spiega l'enologo Stefano Rossi –: vogliamo valorizzare in maniera ancora più netta le peculiarità delle nostre uve, da ricondurre alle altitudini, ai forti sbalzi termici tipici della valle e alla salinità data dal porfido, pietra rossa che da sempre rappresenta la ricchezza della valle, ai nostri vini”. Ma, oltre alla vocazione del territorio, c'è un grande lavoro umano a supporto: “Nelle vigne con pendenze spesso estreme (anche al 40%) - continua - sono necessarie fino a 900/1000 ore di lavoro per ettaro all’anno. Un impegno che nasce da una passione autentica che è anche uno stile di vita”.
Le uve destinate alla collezione Cembra Cantina di Montagna vengono severamente selezionate e poi trattate in cantina con la massima cura. Parole d’ordine sono: precisione, freschezza e delicatezza. “Per salvaguardare la freschezza e il bouquet aromatico delle uve, prediligiamo i serbatoi d'acciaio e, per il Pinot Nero, abbiamo introdotto anche anfore Tava in terracotta – conclude Rossi -. Abbiamo inoltre previsto almeno un anno in più di affinamento per poter sviluppare in questo modo un ventaglio aromatico più ricco e bilanciato. Abbiamo deciso di seguire queste linee guida per portare in bottiglia l’essenza del nostro terroir e anche la dedizione e l'orgoglio delle famiglie socie di Cembra Cantina di Montagna, che si tramandano piccole vigne da generazioni”.