Contenuto sponsorizzato

Dalle autoscale alle autobotti ferme da mesi alla caserma, i vigili del fuoco corrono con i mezzi di 30 anni: "Difficoltà nel pianificare i fabbisogni"

Sono diverse le criticità che devono fronteggiare gli operatori dei vigili del fuoco permanenti, si fa fatica a mettere in campo i nuovi mezzi: "Una difficoltà che si riscontra lungo tutta la catena dei soccorsi, situazione simile anche nel reperimento delle ambulanze"

Di Luca Andreazza - 18 settembre 2023 - 20:19

TRENTO. Tre autoscale ferme nel parcheggio della caserma perché mancano gli allestimenti e così a uscire in caso di emergenza è quella con 30 anni di servizio alle spalle. Stesso discorso e stessa soluzione per l'autogrù con l'apertura delle buste della gara, avviata a inizio anno, attesa a ore. Ancora fermo l'iter per acquistare le nuovi autobotti, si usano anche in questi casi dei veicoli piuttosto datati dai 12 ai 20 anni con il supporto di un mezzo a noleggio. Qualche ritardo anche per la nuova pinza idraulica veloce


(Autoscala Iveco con 30 anni)

Positiva l'attenzione sul rinnovo dei mezzi e le varie gare di acquisizione. Ma sono diverse le criticità che si trovano a dover fronteggiare i vigili del fuoco permanenti di Trento per quanto riguarda il parco veicoli. E' ormai una situazione ricorrente quella degli interventi vintage e sono tante le segnalazioni che arrivano, anche dai cittadini, che si vedono "sfrecciare" mezzi ormai datati per correre dove serve.


(Mezzo pinza idraulica veloce adattata)

"E' un problema strutturale e complesso quello dei mezzi dei permanenti", dice Giuseppe Pallanch, segretario della Cisl Fp, interpellato da il Dolomiti sulla questione che ci è stata segnalata. "Una carenza a livello di programmazione e di pianificazione degli acquisti. Le procedure richiedono tempi lunghi e ci si trascina forti ritardi negli investimenti. Ci sono criticità nel portare a termine le trattative, sostanzialmente la stessa situazione che riscontriamo per le ambulanze per quanto riguarda il personale sanitario". 

 

A ottobre 2022 sarebbero state aggiudicate due autoscale da 42 metri e un mezzo ribassato da 32 metri. A mancare però l'invio delle attrezzature per completare l'allestimento a bordo macchina perché le strutture provinciali avrebbero preferito la scelta di fornire i materiali invece di richiedere una proposta per un veicolo "completo". Questa parte è stata aggiudicata a fine agosto e ora bisogna attendere le tempistiche dell'iter.


(Volvo in azienda ferma in attesa dei materiali)

Le nuove autoscale restano parcheggiate alla caserma mentre l'autoscala utilizzata per gli interventi ha circa 30 anni, oltre a un altro mezzo da 32 metri che necessiterebbe però di manutenzioni costanti. Un fuoristrada arrivato a settembre è stato, invece, destinato a mezzo pinza idraulica veloce in via provvisoria in quanto la nuova auto è in standby, anche in questo caso mancherebbero le dotazioni e gli allestimenti che la Provincia avrebbe deciso di fornire.

 

Il bando si è concluso a maggio del 2022 e quindi è stato consegnato a dicembre dell'anno scorso. I materiali sono arrivati negli scorsi giorni e ora serve tempo per l'invio e poi la messa a punto. Si dovrebbe, invece, sbloccare a "breve" la partita relativa all'autogrù. Bando di acquisto concluso a maggio, le buste dovrebbero venire aperte nei prossimi giorni per la valutazione della commissione.


(Autoscala nuova ferma a Brescia in attesa dei materiali)

"E' chiaro che i fabbisogni devono essere valutati per tempo per poter poi attivare le procedure e gli iter del caso, spesso lunghi per la necessità di far fronte a tutte le norme burocratiche", aggiunge Pallanch. "Un'altra criticità è legata all'aumento dei costi e dell'inflazione con le aziende che poi chiedono di trattare e rivedere gli accordi. In linea generale c'è un problema, difficoltà che riscontriamo a livello di sistema perché anche i sanitari hanno le stesse dinamiche. Basti pensare che recentemente sono arrivate 6 ambulanze per rafforzare le dotazioni della Croce Rossa Italiana, mezzi ordinati ormai due anni fa. E' una continua rincorsa sull'urgenza e non c'è una programmazione puntuale".

 

E se è vero che altrove le situazioni possono essere ben peggiori, questo non significa che un territorio che fa del volontariato e del sistema di protezione civile un marchio di fabbrica del sistema Trentino si trovi a operare con strumentazioni e dotazioni ormai obsolete con il rischio di ripercussioni in termini di sicurezza a livello di interventistica, operatività e soccorritori.


(Autoscala Metz)

"L'invito è quello di un cambio di passo e come sindacati cerchiamo di stimolare l'ente pubblico a intervenire per riuscire a dare le risposte a un servizio fondamentale per la comunità. Il confronto con le strutture provinciali è costante, ogni lunedì ci incontriamo per cercare un confronto serio, equilibrato e responsabile: sono stati ben 18 in 4 mesi gli incontri tra Cisl, Cgil e Uil con il Dipartimento di Protezione civile per trovare le soluzioni più adatte", conclude Pallanch. 

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Cronaca
01 ottobre - 16:41
L'incidente al cavalcavia in via Fratelli Fontana. La vela a supporto della campagna elettorale di Sergio Divina ha centrato il tombone
Cronaca
01 ottobre - 16:23
L'incidente al bikepark sulla Paganella, una 50enne è finita violentemente a terra sul tracciato Willy Wonka. La ferita è stata trasferita in [...]
Cronaca
01 ottobre - 16:12
L'incidente all'altezza della Music Area, un frontale tra due auto. Cinque persone, compreso due bambini, sono stati portati all'ospedale
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato