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L'alternanza scuola/lavoro nel zone colpite dal sisma per 80 giovani trentini
Ogni singola scuola, analizzato il contesto, ha svolto la progettazione di un prototipo di un modello abitati provvisorio per la famiglie e uno per l'agricoltura ad alta efficienza energetica da mettere a disposizione della popolazione e la progettazione di una piccola chiesa prefabbricata in legno.

TRENTO. Un'esperienza di alternanza scuola/lavoro molto particolare per 80 giovani attuata nelle zone colpite dal sisma di fine agosto 2016, con lo scopo di trasferire in un caso pratico le conoscenze maturate in classe e far incontrare il mondo dell'impresa con il mondo della scuola.
Un percorso avviato con il concorso “Ri_Costruire col legno nell'emergenza post sisma, tecnologie e tecniche a confronto” promosso dall'Istituto Fontana di Rovereto al quale hanno partecipato anche altre 4 scuole La Rosa Bianca di Cavalese, il Lorenzo Guetti di Tione, il Floriani di Riva e l'istituto comprensivo del Primiero.
Dopo una fase "formativa" con esperti e professionisti, gli studenti sono stati coinvolti in un'attività "elaborativa" che li ha portati ad affrontare le questioni relative alle costruzioni o ricostruzioni in fase post-sisma.
Tra il 18 e il 21 aprile gli studenti sono andati ad Arquata, Castelluccio di Norcia, Montemonaco e Pescara del Tronto per vedere con i loro occhi la situazione.
Ogni singola scuola, analizzato il contesto, ha svolto la progettazione di un prototipo di M.A.P (Modulo Abitativo Provvisorio) per la famiglie e uno per l'agricoltura M.A.P.R. ad alta efficienza energetica da mettere a disposizione della popolazione e la progettazione di una piccola chiesa prefabbricata in legno.
Questa mattina si è tenuta la premiazione del concorso. Per la categoria Chiesa per l’emergenza ad essere premiato è stato Luca Pezzini. Categoria Modulo abitativo provvisorio rurale vincitori sono Leonardo Caporali e Massimo Sartori. Infine categoria Modulo abitativo provvisorio il premio è andato a Francesco Grigolato e Federico Nicolodi.
“La cosa più importante di questa iniziativa – ha detto Ugo Rossi – è che vi ha dato l’opportunità di mettervi a disposizione degli altri in un’esperienza che arricchirà il vostro bagaglio ben oltre le competenze che avete acquisito sul campo e che sarà utile anche per le sfide che dovrete affrontare nella vita, a cominciare dagli esami di maturità che vi aspettano fra poche settimane. Avete fatto quello che da sempre fa la comunità trentina, ovvero mettersi a disposizione nel momento del bisogno, con umiltà, ma con la consapevolezza di poter dare una aiuto concreto e qualificato. Avete dimostrato – ha concluso Rossi – di essere cittadini con la C maiuscola e per questo siamo molto orgogliosi di voi”.