Tra schiaffi, strategie e attacchi, la tappa dolomitica a Pello Bilao. Carapaz sempre in rosa
L'atleta dell'Ecuador ha un vantaggio di 1'54'' su Nibali e 3'06'' su Roglic. Il siciliano è andato in difficoltà sul Manghen ma è rimasto in gara, anche mentalmente, fino all'ultimo chilometro per cercare di avvicinarsi alla maglia rosa

MONTE AVENA. E' sempre Richard Carapaz in rosa, mentre la tappa dolomitica è di Pello Bilao. Una frazione del Giro d'Italia da Feltre a Monte Avena bellissima tra attacchi e strategie per rivoluzionare la corsa o difendere i vantaggio in vista del finale nella crono di Verona.
L'atleta dell'Ecuador ha un vantaggio di 1'54'' su Nibali e 3'06'' su Roglic. Il siciliano è andato in difficoltà sul Manghen ma è rimasto in gara, anche mentalmente, fino all'ultimo chilometro per cercare di avvicinarsi alla maglia rosa.
Nonostante la fatica accumulata nelle gambe, la partenza è subito a pieno giri. Alcuni corridori provano la fuga dopo i primi colpi di pedale da Feltre. Negli ultimi chilometri del Gpm di Cima Campo i battistrada sono dodici (Zakarin, Bilbao, Cataldo e Masnada).
Si arriva al Manghen e la cima Coppi è proprio di Masnada, pedalata in solitaria. A quel punto l’Astana alza i giri del motore e Miguel Angel Lopez attacca nel finale di salita: solo Carapaz e Mikel Landa tengono il ritmo, mentre Nibali e Roglic accusano alcune in difficoltà per rientrare in discesa e ricompattare il gruppo dei big.
Si sale ancora, tocca a passo Rolle e Croce d’Aune: i fuggitivi provano l'allungo, ma Mikel Landa attacca e guadagna alcuni secondi prima di venire ripreso. Ci prova Nibali sul Monte Avena, ma Carapaz e Landa non fanno sconti e difendono il margine di vantaggio per mantenere la maglia rosa nella classifica generale.
C'è anche un fuoriprogramma: un tifoso fa cadere Miguel Angel Lopez nel corso dell'ultima salita: il colombiano si rialza per prenderlo a schiaffi.
