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Basket Serie A, mezzogiorno di fuoco a Sassari. Trento ci prova ma rimane delusa. PAGELLE
In una partita mai chiusa fino alla fine Forray e compagni cercano di portare a casa la vittoria in quel di Sassari. Non basta però il ritorno di Bradford e Reynolds per fermare i sardi che nel finale spingono sull'acceleratore e lasciano indietro i trentini

SASSARI. Mezzogiorno di fuoco. Poco più di un giorno di riposo e i bianconeri sono di nuovo per strada, direzione Sassari. Dopo le sfide contro Venezia e Partizan, caratterizzate da un alto coefficiente di difficoltà a causa delle numerose assenze, Forray e compagni ritrovano Reynolds e Bradford e tirano un sospiro di sollievo. Nella sfida contro i sardi infatti i tiratori di Trento potrebbero essere la chiave per spostare l’ago della bilancia a favore dei ragazzi di coach Molin e garantire loro la vittoria e quindi i due punti, fondamentali per restare nella parte alta della classifica.
I primi minuti di gioco vedono come protagonisti i lunghi di entrambe le squadre che si affrontano in duelli molto fisici sotto canestro. Nessuna delle due formazioni riesce chiaramente a prevalere, anche se Sassari mantiene la testa avanti grazie ad un attacco e una circolazione di palla più fluidi rispetto a quelli di Trento. I bianconeri inoltre soffrono la mancanza di Reynolds, che sebbene sia in campo non riesce a prendere il ritmo e presto deve essere richiamato in panchina per i falli commessi. Nonostante tutto l’Aquila riesce a prendere il comando verso la fine del quarto, un successo però di breve durata perché un improvviso 5-0 firmato da Mekowulu e Logan pone di nuovo il match nelle mani dei sardi (24-21).
Nel secondo periodo arrivano i grandi parziali. Sul -7 di Trento Molin riorganizza i suoi giocatori che poi trovano un immediato successo in campo, infliggendo a Sassari un doloroso 11-0 e prendendo il controllo del match. La risposta dei padroni di casa però non tarda ad arrivare e i biancoblu, guidati da Robinson, ristabiliscono lo status quo con un controparziale di 13-0 e rimandano i trentini sotto di 9 lunghezze. La tripla di Bradford ristabilisce un po’ gli equilibri, ma prima che i bianconeri possano rialzare i giri del motore il fischio degli arbitri rimanda tutti negli spogliatoi per la pausa lunga (44-38).
Il ritorno in campo della Dolomiti Energia è un vero disastro. I bianconeri perdono palloni a volontà, arrivando ad un totale di 15 e dando al Banco di Sardegna l’opportunità di scappare a +16. L’Aquila però non si dà mai per vinta e con la guida di capitan Forray ribalta la situazione. In pochi minuti di gioco quasi perfetto i bianconeri colmano il divario, si prendono l’inerzia e chiudono il terzo quarto in perfetta parità (66-66).
Si riparte dalla parità nei dieci minuti finali di un match mai deciso fino alla fine. Trento e Sassari si alternano al comando, senza che nessuna delle due riesca a prevalere e scappare definitivamente via. A sbloccare la situazione è Robinson: tutto da solo firma il parziale che mette i sardi avanti di 9 lunghezze con meno di due minuti da giocare e chiude così una partita rimasta aperta fin proprio alla fine (88-80).
BRADFORD 5,5 – Una prestazione altalenante per Desonta che alterna buoni momenti di gioco a errori e sviste che si potevano evitare. Non il migliore dei ritorni per la guardia statunitense.
WILLIAMS 5 – Non una partita brillante per il numero 3, che rimane un po’ sullo sfondo a parte qualche azione nel primo quarto. Spesso i lunghi avversari hanno la meglio su di lui.
REYNOLDS 6,5 – Pur limitato dai falli Cameron riesce a dare un buon contributo alla partita, segnando alcuni canestri fondamentali durante i tentativi di rimonta della Dolomiti Energia. Bene anche al tiro da tre, dove chiude con il 42,9%.
CONTI – S.V.
FORRAY 8 – La differenza tra i momenti in cui c’è lui in campo e quando invece rimane in panchina è abissale. Non è un caso che praticamente in tutte le situazioni di rimonta sia stato lui a guidare la carica dei compagni.
FLACCADORI 5 – Un ottimo primo quarto dal punto di vista realizzativo non compensa la scadente prestazione in regia del numero 12, che perde 5 palloni e non riesce a far girare bene la squadra nelle occasioni in cui prende in mano le redini.
MEZZANOTTE 6 – Rispetto alle scorse giornate gli vengono dati molti meno minuti in campo. Nei suoi momenti sul parquet riesce comunque a fare il suo senza però brillare come contro il Partizan per esempio.
DELL’ANNA – N.E.
LADURNER 6,5 – Come spesso succede il giovane meranese si ritaglia il suo spazio nelle
rotazioni di coach Molin continuando a dimostrare di voler fare bene, sia in attacco che in difesa. Ancora gli manca l’esperienza, ma l’atteggiamento è quello giusto.
CAROLINE 6,5 – I suoi scontri fisici in lunetta contro i lunghi avversari spesso hanno tenuto a galla la Dolomiti Energia. Peccato che nell’ultimo quarto abbia perso la presa sul gioco, lanciandosi spesso in solitarie azioni suicide in mezzo al pitturato.
MOLIN 7 – Come sempre dimostra la capacità di saper organizzare i suoi giocatori e tirare fuori il meglio da loro nei momenti di difficoltà. Purtroppo la stanchezza e alcuni errori di troppo in campo hanno condizionato il finale della partita, altrimenti ben orchestrata da coach Molin.
BANCO DI SARDEGNA SASSARI - DOLOMITI ENERGIA TRENTINO 88-80
(24-21; 20-17; 22-28; 22-14)
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO. Bradford 10, Williams 11, Reynolds 13, Conti, Forray 8, Flaccadori 16, Mezzanotte 2, Dell’Anna, Ladurner 2, Caroline 18. Allenatore: Emanuele Molin.
BANCO DI SARDEGNA SASSARI. Logan 13, Robinson 22, Kruslin 8, Gandini, Devecchi, Treier 2, Chessa, Burnell 7, Bendzius 18, Mekowulu 7, Gentile 3, Diop 8. Allenatore: Piero Bucchi.