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Scatta la corsa ai funghi, secondo la Coldiretti "il maltempo ha favorito raccolte abbondanti sulle Alpi e lungo tutta la dorsale appenninica"
"Non solo danni, l’arrivo della abbondanti piogge di autunno ha creato le condizioni favorevoli alla crescita dei funghi facendo scattare la corsa a porcini, finferli, trombette, chiodini negli 11,4 milioni di ettari di boschi italiani". Queste le parole della Coldiretti nell'annunciare l'improvvisa crescita prolifica dei funghi nei territori boschivi italiani

TRENTO. Le abbondanti precipitazioni di autunno non hanno portato solo mali. Dopo le piogge, che negli scorsi giorni hanno interessato tutto il territorio italiano, portando anche a delle situazioni di emergenza (allerta gialla in 2 regioni), si sono create le condizioni adatte per la nascita di funghi. "Sulle Alpi e lungo tutta la dorsale appenninica il maltempo ha favorito raccolte abbondanti, facendo scattare la corsa a porcini, finferli, trombette, chiodini negli 11,4 milioni di ettari di boschi italiani", afferma la Coldiretti.
"Le precipitazioni erano attese dagli appassionati come manna dal cielo - continua la Coldiretti - in una stagione iniziata male a causa della siccità, soprattutto nel centro sud". Infatti il periodo precedente alle piogge registrate nelle ultime settimane era stato caratterizzato da temperature superiori alla media storica di 1,05 gradi. Il secondo anno più caldo dal 1800, secondo le analisi fatte da Coldiretti sui dati Isac Cnr relativi ai primi otto mesi del 2020. Non solo la temperatura era più alta, ma fino a questo settembre si evidenziava anche una riduzione del 25% nelle precipitazioni, nonostante il manifestarsi di eventi violenti.
Le condizioni ottimali per la nascita dei funghi sono caratterizzate da terreni umidi senza piogge torrenziali, esposizione al sole e una temperatura interna al bosco che si aggiri intorno ai 18-20 gradi. Sembra quindi che il maltempo abbia favorito la creazione di tali condizioni, dando ai funghi l'occasione di crescere rigogliosi nei boschi italiani.
La Coldiretti ci tiene inoltre a specificare quanto i funghi siano "una risorsa importante per l'Italia, un Paese dove i boschi coprono il 40% della superficie totale, anche se purtroppo sono segnati spesso da abbandono, incuria e dall’azione criminale dei piromani". L'attività di ricerca, infatti, non ha solo una natura hobbistica molto influente all'interno del settore turistico, ma contribuisce anche al sostegno delle aree boschive, dove diventa un'importante integrazione di reddito per migliaia di professionisti impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali.
L'improvvisa crescita dei funghi non è però un buon motivo per lanciarsi alla raccolta senza nessuna attenzione. Come ci tiene a sottolineare la Coldiretti "ci sono delle importanti regole da seguire che vanno dal rispetto di norme e vincoli specifici, alla raccolta solo dei funghi di cui si è sicuri, senza mai fidarsi dei detti e dei luoghi comuni. In caso di dubbio, i Comuni e le Unioni micologiche sono sempre disponibili ad effettuare controlli".
A dimostrazione che non tutto il male viene per nuocere, il maltempo, che tante criticità ha causato in alcune zone, sembra aver dato il via a quella che si prospetta come una buona stagione di ricerca per tutti gli appassionati di funghi, amatoriali e professionisti.