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Lupi travolti sulla strada, l’Enpa: “Servono indagini per individuare chi investe e uccide un animale senza prestare soccorso”
L’Enpa: “Gli incidenti possono accadere, ma le sofferenze e la morte causate per indifferenza non possono essere lasciate passare: la crudeltà verso gli animali appartiene alla stessa aridità d’animo che porta all’omissione di soccorso anche in caso di vittime umane”

MORI. Lo scorso 21 gennaio si è verificato l’ennesimo investimento di un lupo. Si trattava di una femmina, falciata da un’auto mentre stava attraversando la strada nella zona di Loppio nel territorio del comune di Mori. “Le istituzioni rimangono sorde alle nostre reiterate richieste affinché si attuino le azioni concrete per diminuire in modo cospicuo gli incidenti con la fauna selvatica, fra cui l’intervento principe è certamente la predisposizione dei corridoi faunistici”, afferma Ivana Sandri dell’Enpa del Trentino.
Come sottolinea l’associazione animalista sono molte le specie interessate: si va dai caprioli alle volpi, passando per cervi, tassi, lupi e orsi. Gli incidenti possono provocare danni ingenti ai veicoli e causare il ferimento delle persone, mentre gli animali difficilmente sopravvivono. Anche in risposta a questi eventi, che comunque oltre alla perdita di specie protette comportano l’intervento della forestale, è stata introdotta una norma nel Codice della strada, dove si dice che: “L’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno. Chiunque non ottempera agli obblighi di cui al periodo precedente è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 410 euro a 1.643 euro”.
“Chiunque sia coinvolto in un incidente in cui siano rimasti feriti uno o più animali, deve attivare i soccorsi: è sufficiente contattare il numero unico 112, il quale provvederà a far intervenire gli enti preposti. Chi non rispetta il Codice della strada – avverte l’Enpa – va incontro a una sanzione amministrativa, fatto salvo che la condotta omissiva non configuri i più gravi reati di maltrattamento di animali, punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da cinquemila a trentamila euro, oppure di uccisione di animali, punito con la reclusione da quattro mesi a due anni”.
Per questo l’associazione, in questi casi, invita a fermarsi e attivare i soccorsi, mentre considera doveroso che le indagini individuino “chiunque investa e ferisca o uccida un animale, senza prestare i dovuti soccorsi. Gli incidenti possono accadere, ma le sofferenze e la morte causate per indifferenza non possono essere lasciate passare: la crudeltà verso gli animali appartiene alla stessa aridità d’animo che porta all’omissione di soccorso anche in caso di vittime umane”.