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Troppi orsi e ungulati investiti, l’Oipa: “In Trentino si preferisce sopprimere anziché curare”
Il tema degli incidenti automobilistici che vedono coinvolti gli animali è estremamente attuale, solo negli ultimi giorni sono rimasti coinvolti due orsi e diversi ungulati. L’Oipa: “Bisogna riaprire un centro di cura e recupero per la fauna selvatica”

TRENTO. Due orsi investiti e diversi ungulati morti, è questo il bilancio degli incidenti degli ultimi giorni sulle strade trentine. Se i due orsi investiti sono fuggiti, facendo presupporre che le loro condizioni di salute non siano state compromesse, sta facendo discutere il caso dei due caprioli (mamma e cucciolo) soppressi dopo un incidente nella zona Ala.
“Dopo la chiusura del Centro faunistico di Casteller – accusa la delegata dell’Oipa Ornella Dorigatti – dove una volta era possibile ricoverare la fauna ferita per curarla e poi reinserirla in natura, sembra che in Provincia si preferisca sopprimere piuttosto che curare”.
Il tema degli incidenti automobilistici che vedono coinvolti gli animali è estremamente attuale. Quasi ogni giorno si registra almeno un caso, spesso fatale per gli ungulati coinvolti. “Gli animali – prosegue Dorigatti – sono costretti ad attraversare zone ad alto traffico compromettendo anche la sicurezza di chi guida”. L’Oipa è fra le organizzazione che da tempo chiede la costruzione di corridoi faunistici per consentire agli animali di superare le barriere stradali senza provocare incidenti.
Al contempo l’Oipa insiste sulla necessità di ripristinare un centro di cura e recupero per la fauna selvatica “questo sarebbe un progetto da perseguire, per una coerente politica di gestione faunistica provinciale. Purtroppo – conclude Dorigatti – in Trentino questa sembra fantapolitica visto che chi governa preferisce parlare abbattimenti e catture”.