
Benvenuti nel "Paese della memoria": l'Olocausto e il [...]

Tumori celebrali: presentate le iniziative a favore dei [...]

Bonus alimentare 2021, oltre 2 milioni di euro per [...]

Debutta con numeri da record la home edition di Expo Riva [...]

Coronavirus, End Covid Now: una "task force" di medici e [...]

Matiu, ucciso dal freddo mentre dormiva per strada: [...]

Coronavirus, il Trentino guarda al vaccino russo [...]

Crisi umanitaria in Bosnia, l’Arci ha riempito i mezzi [...]

Economia etica, riprendono gli incontri con gli studenti [...]

Luca Oliver riconfermato alla guida delle Acli trentine. [...]
A caccia di golosità casearie: la figliata di bufala


Sono Maestro Assaggiatore di Formaggi e seguo percorsi di educazione alla sensorialità ed alla territorialità per il consumo consapevole dei prodotti lattiero-caseari di montagna.
Il Sud Italia è famoso per i formaggi a pasta filata. La pasta filata è una cagliata che, grazie all'effetto dell'acqua bollente, diventa morbida e facilmente modellabile. Il casaro, con sapiente manualità, la impasta a più riprese per renderla omogenea, conferendole infine la forma desiderata. La pasta filata può essere mozzata (di qui il nome "mozzarella"), scamozzata (che significa "a testa spezzata" come appunto nella scamorza), stracciata (ridotta in stracci come nella stracciatella), intrecciata o aggomitolata (come nel caciocavallo, dove assume la tipica forma di pera con testina).
Una delle varianti più golose è però quella della figliata di bufala. Si tratta di una grande mozzarella sferica ripiena di panna e di tante piccole mozzarelline a forma di ciliegia. Quando la si taglia con un coltello, l'effetto scenico è quello di una mamma mozzarella che dà alla luce le sue figliole (di qui appunto il nome "figliata"). In bocca, la cremosità della panna e la freschezza delle ciliegine regalano sensazioni uniche ed appaganti. Sicuramente una bellissima idea per una cena con amici, quando si vuole impressionare con qualcosa di scenografico e godurioso.
La figliata di bufala viene prodotta da diversi caseifici della Campania (e non solo). Per chi non avesse la fortuna di potersela procurare direttamente in caseificio, esiste la possibilità di acquistarla on-line, con tempi di consegna molto brevi. Le pezzature sono le più svariate, dai 700 grammi ad oltre 2 kg, con all'interno dalle 30 alle oltre 60 mozzarelline. Ottima come antipasto per stuzzicare l'appetito con un bel vino bianco fresco ed aromatico o, perché no, anche come secondo piatto abbinata a verdure fresche e gamberi saltati.