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Contratto Lega - M5S, norme per moschee e luoghi di culto. L'Imam di Trento: ''Anticostituzionale e discriminatorio''
Imam di Trento Aboulkheir Breigeche critica la posizione presente nel contratto sottoscritto da Lega e M5S. "L'intenzione di emanare una legge e delle norme specifiche per una religione specifica va contro la Costituzione"

TRENTO. L'istituzione di un registro dei ministri di culto ma anche strumenti adeguati per consentire il controllo e la chiusura immediata di tutte le associazioni islamiche radicali nonché di moschee e di luoghi di culto, comunque denominati, che risultino irregolari. E ancora: per garantire un'azione efficace su tutto il territorio nazionale è necessario adottare una specifica legge quadro sulle moschee e luoghi di culto.
Il contratto di governo sottoscritto da M5s e Lega comprende anche un paragrafo sulla libertà di culto e l’islam. Un paragrafo dove vengono annunciate norme ad hoc per determinate religioni che hanno fatto nascere immediatamente diverse critiche da parte della comunità islamica in Italia che ha parlato di nome “anticostituzionali”.

“Quando la legge riguarda una specifica comunità è discriminazione” scrive l'Imam di Trento Aboulkheir Breigeche nella propria pagina Facebook criticando duramente il paragrafo del contratto nel quale si fa riferimento alla comunità islamica.
“Queste parole che vengono scritte – ha affermato Aboulkheir Breigeche – sono frutto di posizioni populiste e vogliono solo creare allarmismo e paura senza alcuna giustificazione tra cittadini”.
In Trentino, spiega l'Imam, quasi ogni paese ha il suo centro islamico. “Non stiamo però parlando assolutamente di un luogo di culto. Ma di centri dove si svolge l'attività culturale e di educazione religiosa. Salvo il centro di culto di Cles che ha avuto l'autorizzazione. Tutti gli altri sono centri culturali che vengono portati avanti da associazioni di volontariato e che svolgono attività di tipo sociale”.
In merito alla regolarità di questi luoghi Breigeche ribadisce la massima attenzione da parte dell'intera comunità. “Siamo noi i primi – spiega - a dire a tutti i dirigenti dei centri islamici e moschee presenti in Italia di essere in regola con le norme urbanistiche perchè è così che bisogna essere. Non si può improvvisare un luogo di culto oppure dei centri di cultura ed educazione islamica”.
La critica arriva però molto forte nei confronti di alcune distiunzioni che sono state usate all'interno del contratto firmato da Lega e M5S.
“Quello che noi critichiamo fortemente – ha spiegato l'Imam Aboulkheir Breigeche – e non siamo i soli, è l'intenzione di emanare una legge e delle norme specifiche per una religione specifica, quella islamica e per i credenti di questa religione. Questo è incostituzionale e ci offende. Sembra che siamo gli unici a non rispettare le regole”.
Per l'Imam le regole devono valere per tutti e “se nel programma fosse riportato la dicitura 'per tutti i luoghi di culto di tutte le religione' il problema non ci sarebbe”. “Abbiamo sempre detto – ha concluso Aboulkheir Breigeche – che ci atteniamo alle Costituzione italiana, alle leggi e alle regole emanate dal Governo e che rispettano la nostra costituzione che su questi aspetti parla chiaro”.