
Palco e bar con alcolici, trasformano l'interrato di una [...]

Ancora nessuna traccia dell’84enne Tullio Zandron: era [...]

Fiamme in casa, una donna rimane bloccata la secondo [...]

Crolla il soffitto di una scuola di danza, tragedia [...]

I vigili del fuoco portano in salvo una testuggine [...]

Non si apre la vela, base jumper muore sulla Paganella. A [...]

Scivola e si ribalta con la motofalciatrice rimanendo con [...]
.jpg?itok=v6EI-reS)
Perde il controllo della Bmw e si schianta contro un [...]

Pecora fugge in strada e si schianta contro un'auto [...]

Carcassa di un orso sul monte Peller, l’Enpa alla Pat: [...]
Investimenti fantasma, truffa da 3 milioni e tre trentini indagati
La Guardia di Finanza ha chiuso le indagini. Sarebbero 62 le persone indicate come vittime del sistema

TRENTO. Una truffa di circa 3 milioni di euro nata con la proposta di far fruttare i propri risparmi con guadagni che si aggiravano attorno al 10%. Un investimento, insomma, da sogni ma che ben presto si è rivelato una truffa.
Le indagini portate avanti dalla Guardia di Finanza sono ora chiuse e sarebbero 10 gli indagati e 62 le persone che sono state indicate come parte lesa. (QUI L'INDAGINE DELLA FINANZA)
Tra gli indagati a finire nei guai ci sarebbero tre trentini: l'imprenditore di Molveno Giandonato Fino, Massimiliano Acler ex direttore di banca e Leonardo Sala promotore finanziario.
Secondo quanto riferisce l'accusa, il gruppo di truffatori sarebbe riuscito a raccogliere in circa 5 anni ben 3 milioni di euro da vari investitori.
L’ ideatore del raggiro sarebbe un distinto signore di nazionalità portoghese, Jorge Antero Silva de Queiros, conosciuto anche come il “Madoff lusitano” che ha attuato la classica truffa piramidale, il cosiddetto “schema Ponzi”, basata sulla promessa di allettanti interessi in tempi brevi; ottenuto il denaro, corrisposti i primi lauti interessi promessi, carpita la fiducia degli investitori, il truffatore spariva col “bottino” raccolto.

I tre trentini, che devono ora rispondere di associazione a delinquere aggravata dalla transnazionalità e finalizzata alla truffa aggravata e continuata, si sono detti a loro volta vittime. Al momento è stata chiusa le indagine e le accuse, ovviamente, sono tutte da dimostrare. La parola è data ora alle difese.