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Liber Café, gli alpini riaprono in piazza Dante. L'M5s attacca: ''Modalità di sub-affidamento poco chiare''
La deadline della nuova convenzione, che come quella precedente prevede l'assegnazione a titolo gratuito dell'immobile, è quella del 30 settembre. Dopo questa data il Comune è chiamato a predisporre un bando di gara. Andrea Maschio: "Un trattamento di favore verso esercenti che si lamentano dei bandi comunali"

TRENTO. "Ci risiamo, un film già visto. Siamo nuovamente all'affido diretto a attuali gestori di locali pubblici del Liber Cafè" (Qui articolo), queste le parole di Andrea Maschio, consigliere comunale del Movimento 5 stelle, in merito alla riapertura dell'esercizio di piazza Dante. Un'assegnazione per la quale il pentastellato intende interessare il Consiglio.
Il 30 giugno scorso si erano spente le luci del locale dopo la conclusione della precedente convenzione. A due settimane di distanza si riparte per l'impegno, su delega degli Alpini, di Ruggero Paolazzi, socio Ana e già titolare di Salotto41 in piazza General Cantore, e Thomas Moser dell'osteria Galasso.
La deadline della nuova convenzione, che come quella precedente prevede l'assegnazione a titolo gratuito dell'immobile, è quella del 30 settembre.
Dopo questa data l'amministrazione comunale è chiamata a pubblicare un nuovo bando di gestione, oltre che svolgere dei lavori di manutenzione per un valore di circa 45 mila euro. La variazione di bilancio è prevista nel mese di luglio e i lavori riguardano aspetti interni del locale: criticità segnalate anche dalle gestioni precedenti.
"Come avevamo già precedentemente segnalato - aggiunge il pentastellato - l'affido ad Ana copre la gestione del locale in piazza Dante da parte di esercenti già operanti nella città. Un comportamento che manca di rispetto verso tutti gli altri, che non vogliono o possono accedere a questa possibilità".
Il nuovo bando dovrebbe prevedere una durata della concessione di tre anni, eventualmente rinnovabili per un analogo periodo di tempo, nel corso dei quali il Comune avrà il tempo di capire quali interventi di miglioramento operare. Nel frattempo però la gestione degli Alpini è stata prorogata.
"Un trattamento di favore - conclude Maschio - proprio nei riguardi di quegli esercenti che non hanno nascosto la contrarietà al bando di gara per la gestione dei bar delle piscine. Evidentemente i bandi danno fastidio solo quando il vantaggio ricade sugli altri. Se invece gli interessi vanno al proprio esercizio va tutto bene. Chiediamo se sia regolare questo tipo di affido che seppur temporaneo ci pare, nelle modalità, poco chiaro".