Scritte contro Salvini, Biancofiore chiede il commissariamento di Bolzano e a Trento si muove la Questura
Alla Volkfesta lo slogan 'Salvini muori', subito fatto rimuovere dagli organizzatori. A Treno la scritta 'Salvini mandante degli omicidi razzisti' su cui il questore ha annunciato 'accertamenti'. La Lega e FI su tutte le furie, ma gli insulti ai politici non sono una novità: prima di Salvini Minniti, Fornero, Boldrini...

BOLZANO. Forse si sta esagerando un po'. Hanno sicuramente esagerato quelli che sul gazebo all'interno della festa di Radio Tandem hanno scritto "Salvini Muori" - una frase da censurare senza nessun dubbio - ma sembra esagerata anche Michaela Biancofiore che ha annunciato di voler chiedere al Ministero dell'interno il commissariamento del Comune di Bolzano.
L'accusa, per la deputata altoatesina, è quella di attentato a un organo costituzionale, e la colpa dell'amministrazione bolzanina quella di aver dato il patrocinio ad una festa come quella che si è svolta sulle rive del Talvera, dove al suo interno un'altra associazione ha esposto la scritta incriminata.
"Ho chiesto ai consiglieri comunali di Forza Italia a Bolzano di fare un'interrogazione immediata - scrive Michaela Biancofiore - per sapere quale ruolo ha avuto il comune di Bolzano nella presenza alla Volxfest di gazebo propagandistici correlati di striscioni con ignobili auguri di morte nei confronti del vice-premier italiano e ministro dell’interno Matteo Salvini".
Francamente, non ci crede nessuno che l'amministrazione abbia avuto "un ruolo" per la "presenza di striscioni con ignobili auguri di morte" riferiti al ministro leghista. Non erano nemmeno striscioni ma si tratta di una scritta vergata a mano sul lato di un gazebo da parte del gruppo degli Antifa sudtirolesi che agli organizzatori della festa avevano chiesto di poter allestire, tra gli altri, un loro spazio.
Una scritta decisamente fuori luogo e da condannare, politicamente stupida più che 'criminale', ma di cui non ne sono responsabili nemmeno gli organizzatori della festa. "Viene data la possibilità ad associazioni e artigiani di esporre con proprie bancarelle - spiega Thomas Brancaglion - e uno di questi stand ha esposto di propria iniziativa una scritta provocatoria".
Gli organizzatori spiegano che Radio Tandem, che promuove Volkfesta, è "vittima secondaria e casuale, non essendo in alcun modo responsabile per quanto divulgato o venduto dalle bancarelle invitate a rendere la festa una VolxsfestA".
"Ciò puntualizzato - aggiungono - benché la frase incriminata non sia né nei modi e né nelle corde della radio, la provocazione richiama le parole e i modi ampiamente abusati in campagna elettorale (e non) dai simpatizzanti della formazione politica che si sente offesa".
Ovvero la Lega, e Radio Tandem provvede a portare ad esempio un florilegio di 'sparate' mortifere che sono state detta in passato dalle parti del Carroccio: "Affondiamo i barconi", "muoiano in Libia", "affoghino nel Mediterraneo", "gli zingari vanno gasati...".
"Non possiamo che rimandare al mittente le accuse di chi da anni, ma anche in queste stesse ore, mette a rischio la vita delle persone, a parole e nei fatti - scrive Radio Tandem - e non ci prestiamo a facili, superficiali e infondate polemiche da social network. Continueremo ad organizzare le nostre iniziative ed a portare avanti le cose in cui crediamo".
Iniziative che non contemplano frasi come quella scritta sul gazebo. "Noi usiamo altri modi per argomentare le nostre posizioni - spiega Brancaglion - quello non è il nostro linguaggio perché noi agiamo decisamente in altro modo".
Sta di fatto che la Biancofiore chiederà il commissariamento del Comune di Bolzano. "E’ inaudito che un ente locale possa tollerare o partecipare, direttamente o indirettamente, alla manifestazione di gravi episodi che minacciano l’ordine pubblico volte ad impedire con palesi intimidazioni l’esercizio delle attribuzioni e prerogative conferite dalla legge ad un componente del governo", scrive arrabbiata la deputata azzurra.
Una proposta che fa sorridere l'assessore alla cultura di Bolzano Sandro Repetto: "Non mi va di polemizzare con Michaela Biancofiore che cerca di fare la 'Sgarbi' di turno, ovviamente senza offesa per Vittorio Sgarbi".
"Ma la questione sollevata dalla deputata - sottolinea Repetto - è talmente campata in aria che non merita nemmeno una riposta. Il Comune di Bolzano dà il patrocinio a numerose iniziative ed è compito delle associazioni vigilare, non certo dell'amministrazione".
Dicevamo delle esagerazioni. Quella di formulare macabri auguri ad un avversario politico e quella di chiedere l'azzeramento dell'intera espressione democratica della città di Bolzano per "attentato a un organo costituzionale". Ma sembra esagerata anche la posizione della Questura di Trento che ha annunciato 'accertamenti' per individuare gli autori di una scritta comparsa sui muri di Trento.
Una scritta discutibile, provocatoria ma pur sempre una scritta di natura politica: "Salvini mandante degli omicidi razzisti". Il riferimento è alla morte di Soumaila Sacko, il giovane migrante sindacalista, ucciso il 2 giugno in Calabria.
Scritte come questa se ne sono viste molte, brutte e squallide perché vergata insozzando il muro del centro storico. Volgiamo credere, e siamo sicuri che sarà così, che il signor questore vorrà accertare le responsabilità non solo di chi ha scritto contro Salvini.
Sui muri delle città, anche a Trento, si leggono ancora slogan dello stesso tenore contro il suo predecessore Minniti, contro altri ministri (ricordiamo per esempio Elsa Fornero) e contro tanti altri rappresentanti delle istituzioni, ad esempio contro la presidente della Camera Laura Boldrini.