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Messaggi d'odio contro la Lega sui muri. Solidarietà del Pd: "No a intimidazione violenta". Ianeselli: "Parole insopportabili"
Dopo la comparsa delle scritte, non si sono fatti attendere i messaggi di vicinanza e solidarietà. Pd: "Un avversario politico si dovrebbe sconfiggere con la forza delle idee, non con il linguaggio dell'odio e l'intimidazione violenta". Il candidato sindaco, Ianeselli: "L’intolleranza non è una modalità politica, l’intolleranza è la negazione della politica"

TRENTO. Scritte vigliacche, comparse sui muri della città, scritte che incitano all'odio e all'intolleranza verso un partito politico e chi, questo partito, lo rappresenta: "Salvini criminale", "Lega: il degrado siete voi", "Bisesti infame", "Leghisti assassini".
Sono scritte nocive per due motivi: deturpano la città ma, soprattutto, rispondono ad una logica intimidatoria e violenta che è quanto di più lontano ci sia dai valori democratici e civili cui la politica, e la società tutta, dovrebbe ispirarsi. Si possono non condividere idee, modi e presupposti di una determinata corrente politica ma questo non giustifica, mai e in alcun modo, una ferocia verbale che incita all'odio e all'intolleranza.
Non si sono fatti attendere i messaggi di solidarietà degli avversari politici. In un lungo post su Facebook il Partito Democratico del Trentino ha espresso vicinanza ai militanti e ai dirigenti della Lega, condannando duramente il gesto.
"Chi augura la morte del proprio avversario politico - si legge - chi lo insulta, chi auspica la sua fine, rappresenta una minaccia alla vita democratica di tutti e una ferita all’agire pubblico dell'intera comunità. Esprimiamo dunque ai militanti e ai dirigenti della Lega Salvini Trentino la nostra solidarietà e vicinanza. Ci auguriamo e lavoriamo perché questo possa essere l’ultimo episodio di degrado, nel contenuto e nella forma, che ci troviamo a commentare".
"Chi compie questi atti - continua il post - fa due danni in uno: deturpa la città, che è un bene comune, e finisce per dare ulteriore visibilità ad un avversario politico che si dovrebbe sconfiggere con la forza delle idee, non con il linguaggio dell'odio e l'intimidazione violenta".

Anche il candidato sindaco, Franco Ianeselli, ha subito condannato l'episodio rimarcando, a più riprese, la sua dura presa di posizione nei confronti di un gesto "grave e insopportabile".
"Lo voglio dire con la tranquillità ma anche con la fermezza di chi dalle posizioni e dalle modalità politiche di Salvini si sente davvero lontano - ha scritto su Facebook Ianeselli -. Le scritte comparse a Trento per augurare la morte al leader leghista e per insultare chi vota o sostiene quel partito sono gravi e insopportabili e vanno condannate senza nemmeno iniziare ad argomentare su chi abbia iniziato prima o su chi abbia causato questo clima".
"L’intolleranza non è una modalità politica, l’intolleranza è la negazione della politica. E chiunque pensi il contrario, o agisca in modo contrario, contribuisce a degradare non solo gli edifici che imbratta, ma il vivere civile di una comunità che può dividersi – anche con forza – su posizioni di merito, ma mai sul riconoscimento dei propri interlocutori come avversari e non come nemici", conclude.