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Casi di legionella in Trentino, 8 titolari di hotel denunciati per omicidio colposo
Le indagini da parte dei Nas erano state avviate dopo i contagi avvenuti l'estate scorsa in strutture ricettive situate nei comuni dell’Altopiano della Paganella

TRENTO. I carabinieri del Nas di Trento hanno denunciato per omicidio colposo 8 titolari di strutture ricettive dell'Altopiano della Paganella.
La denuncia è arrivata al termine delle indagini e le persone sono ritenute responsabili di omicidio colposo per la mancata predisposizione del piano di valutazione del rischio legionellosi.
Nell'estate nel 2018 sono stati 19 i turisti che si sono ammalati di legionella e di questi 3 sono morti. Le indagini si sono svolte in collaborazione con l'Azienda provinciale per i Servizi sanitari. I turisti coinvolti, provenienti da varie regioni avevano soggiornato per circa due settimane in diverse strutture dell’Altopiano della Paganella.
Gli accertamenti hanno messo in luce una grave sottovalutazione del rischio legionellosi da parte di quasi tutte le strutture interessate facendo emergere una serie di anomalie, tra cui la mancanza di un’adeguata manutenzione degli impianti termo-sanitari e la non corretta gestione delle temperature nella rete di distribuzione interna e serbatoi di accumulo dell’acqua calda sanitaria, di molto inferiore a quanto raccomandato dalle relative Linee guida. I prelievi eseguiti nel corso dell’estate del 2018 hanno, di conseguenza, evidenziato la contaminazione della rete idrica dal batterio della legionella in quasi tutte le strutture oggetto, in alcuni casi in misura particolarmente elevata. Non si è avuta evidenza di contaminazioni della rete idrica comunale.
In particolare, in una delle strutture dove ha soggiornato un turista deceduto, è stato constatato il malfunzionamento di una valvola dell’impianto dell’acqua calda, circostanza che ha favorito il proliferare del batterio. La medesima struttura è stata interessata da quattro casi di notifica di legionellosi di cui uno con esito infausto; si è constatato che nella stessa stanza hanno soggiornato, in tempi diversi, due turisti contagiati.