Rischio legionella, controlli da parte dei carabinieri: nei guai due alberghi
Il Nas ha effettuato diversi controlli nelle ultime settimane. Sono stati pizzicati due alberghi, uno dell'Alto Garda e l'altro in Alto Adige sprovvisti di un Piano di prevenzione dei rischi

TRENTO. Proseguono i controlli su tutto il territorio da parte del Nas di Trento nelle strutture ricettive per verificare il rispetto delle nome igienico sanitarie e soprattutto dell'adozione del Piano di prevenzione dei rischi all'interno del quale vi è un capitolo con precise prescrizioni in materia di prevenzione della legionellosi.
Nel corso di questi controlli sono state pizzicate due strutture alberghiere, una nell'Alto Garda e l'altra in Alto Adige, sprovviste del documento di valutazione dei rischi e quindi nell'impossibilità di garantire la prevenzione della legionella per lavoratori e ospiti. Il documento, infatti, contiene una serie di prescrizioni che i titolari della struttura alberghiera devono osservare, come per esempio il controllo dei sanitari, e che invece sono stati ignorate nei due casi trovati dal Nas.
Sul fronte della legionella l'attenzione in Trentino rimane molto alta. Già ad inizio anno sempre i carabinieri del Nas di Trento avevano denunciato per omicidio colposo 8 titolari di strutture ricettive dell'Altopiano della Paganella dopo che nell'estate nel 2018 erano stati 19 i turisti ammalati di legionella e di questi 3 sono morti. (QUI L'ARTICOLO)
A metà maggio di quest'anno, invece, al Santa Chiara un uomo di 78 anni, ricoverato per un intervento è morto dopo aver contratto la legionella (QUI L'ARTICOLO). Da una serie di accertamenti è emerso che il 78enne sembrerebbe aver contratto il batterio proprio in ospedale. La questione però non è ancora del tutto chiara. Anche le tubature dell'abitazione dell'uomo sarebbero risultate positive alla legionella. Sono quindi in corso ulteriori approdonfimenti.