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Frana dal monte Brione, la SS240 rimane chiusa. Sono iniziate le operazioni di messa in sicurezza della zona
Il sindaco Morandi: "Il nostro auspicio è che la strada possa essere riaperta entro sera". Questa mattina l'intervento dei geologi della provincia sul posto anche con l'elicottero

RIVA DEL GARDA. Sono iniziati questa mattina i disgaggi, la tecnica utilizzata per la messa in sicurezza in tempi brevi di una parete rocciosa, per la messa in sicurezza della zona che ieri è stata coinvolta da una frana staccatasi dal monte Brione (QUI L'ARTICOLO). Alcuni detriti hanno raggiunto, ancora una volta, la ciclabile. Questo ha comportato la chiusura della strada statale 240 tra Torbole e Riva del Garda.
Una nuova scarica di sassi, dopo gli eventi avvenuti qualche settimana fa sempre dal monte Brione, hanno costretto ad una modifica della viabilità. Tra la galleria para massi e la galleria di Porto San Nicolò nel Comune di Riva del Garda, già da ieri sera si è reso necessario chiudere la SS 240 con deviazione sulla “Linfano” (SP 249) ad est e Via Brione ad ovest.
Nelle prime ore di questa mattina, anche con l'utilizzo di un elicottero, sul posto a verificare la situazione sono arrivati i geologi della Provincia. E' stato quindi chiesto l'intervento di una ditta specializzata che attraverso dei disgaggi permetterà di mettere in sicurezza l'area e la riapertura della strada.
“Il nostro auspicio – ha spiegato il sindaco Gianni Morandi – è di poter riaprire la strada già nella serata di oggi. Il materiale caduto non è stato molto perché in parte si è fermato sulle reti di contenimento”.
Occorre sottolineare che è ancora obbligatorio nonché sensato, rispettare il divieto di transito pedonale e ciclabile interessata fino a contro ordine da parte dei servizi preposti. Le reti di chiusura vengono poste a causa del pericolo a cui sono esposti pedoni e ciclisti nel percorrerla. Solo la rimozione completa dei sigilli significherà riapertura sicura.